Il Consigliere regionale leghista: “Così ci riportano indietro di cento anni”
LOMBARDIA – “La decisione europea è una decisione folle. Questi politici europei in che mondo vivono? Abbiamo il dovere di ribellarci, perché loro non sono migliori di noi, forse subiscono pressioni che noi non conosciamo, ma noi viviamo la realtà, quella che ci dice che la transizione non è sostenibile, servivano allungamenti nei tempi e questi addirittura gli hanno ridotti. Per la Lombardia e per la Brianza sarà un colpo durissimo, perché abbiamo molte imprese impegnate nel settore automotive”. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti commenta la decisione del Parlamento europeo di vietare la vendita delle nuove auto a diesel, benzina e gpl nella Ue.
“Ma non è questo il solo problema e nemmeno il più grosso”, prosegue Monti; “il fatto è che distruggeranno l’impresa automobilistica: l’automobile non sarà più un prodotto per tutti. Nel secolo scorso abbiamo motorizzato l’Occidente, dando la possibilità anche alle classi meno ricche di acquistare l’auto di proprietà. Con questa decisione torniamo indietro un secolo, all’epoca in cui l’auto se la permetteva solo il medico del paese e l’industriale di provincia”.
“La Sinistra, ancora una volta tradisce sé stessa: una vergogna”, conclude il consigliere regionale leghista.