MAGENTA – Dopo gli ultimi disordini all’interno dell’ex Casa Vincenziana il sindaco Chiara Calati, assieme al suo vice Simone Gelli hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere al Prefetto di Milano. Un rapporto di collaborazione, quello con Corso Monforte, che fin dall’inizio del proprio mandato primo cittadino e giunta hanno invocato. Ricordiamo le istanze d’incontro della scorsa estate, rimaste lettera morta, fino allo scorso mese di settembre.
Poi, il contatto, la richiesta dei militari in città e quello di un impegno ad alleggerire progressivamente il carico dell’ex Vincenziana, con oltre 100 profughi che si aggiungono alla trentina circa della Cascina Calderara. Il messaggio fin troppo chiaro, evidenziato anche oggi è sempre il medesimo: “Magenta in questi 4 anni ha dato tanto, tantissimo sul fronte dell’accoglienza. Molto di più di Comuni anche più estesi e popolati nell’Ovest Milanese”.
Poi la Calati ha posto l’accento sull’importanza del rispetto delle regole: “Il dialogo con la Cooperativa Intrecci è assoluta buono e sono gli stessi titolari della Cooperativa a segnalarci ciò che non funziona. E’ evidente allora che chi viene accolto deve mantenere certi comportamenti”. Dunque, dopo i fatti di ieri, l’auspicio rivolto ancora al Prefetto è piuttosto logico e di buon senso: “A questo punto, per chi continua a sbagliare non rispettando le comuni norme della convivenza, ci aspettiamo delle espulsioni o comunque i provvedimenti del caso”. Tutti questi desiderata sono contenuti nella lettera pronta a partire destinazione Prefettura di Milano. Basterà? Ma soprattutto la voce di Magenta sarà ascoltata?
F.V.