“Con questo testo, più che mai necessario, chiediamo di istituire un tavolo di lavoro per rivedere il blocco e trovare soluzioni alternative, così come l’introduzione di fondi europei e nazionali per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente. Più volte abbiamo rimarcato questa necessità che sta alla base del concetto di sviluppo sostenibile, ma l’Europa ancora una volta non ascolta la voce dei territori portando invece avanti politiche folli e ideologiche come lo stop ai Diesel Euro 5 in programma dal prossimo 1° ottobre”.
“Ricordo che il divieto di circolazione coinvolge veicoli che potenzialmente potrebbero avere 10 anni di vita (o poco più) ovvero veicoli che potremmo considerare ancora relativamente giovani. La Lega in tutte le sedi si è sempre opposta fortemente a questo blocco vessatorio e non accettiamo che ogni direttiva europea sia considerata un dogma cui sottostare”.
“A questo va inoltre aggiunto quanto Regione Lombardia sta facendo con le proprie politiche per la qualità dell’aria, sottolineando però come la Pianura Padana abbia una conformazione morfologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti in atmosfera, e quindi di una persistente cattiva qualità dell’aria”.
“La richiesta è quindi quella di avviare, a partire dalla giunta regionale, una rapida riflessione nell’ambito dell’accordo di bacino padano per non danneggiare i cittadini e il mondo delle imprese con una imposizione europea frutto dell’estremismo ‘green’ che nulla ha a che vedere con la qualità dell’aria”.
Lo afferma Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, vicepresidente della Commissione ‘Attività produttive’ di Regione Lombardia e firmataria della mozione contro le limitazioni alla circolazione dei veicoli Diesel Euro 5 approvata dall’aula del Pirellone.
Nella foto in basso Silvia Scurati Consigliere regionale della Lega con il Senatore del Carroccio Massimo Garavaglia