MILANO – Aggiornare il Pria (Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’aria) per individuare su scala regionale i veicoli diesel euro 3 a bassa frequentazione da escludere dal divieto di circolazione che scatterà dal prossimo 1 ottobre. E’ questa la decisione presa dal Consiglio regionale che ha approvato con 40 voti favorevoli, 20 contrari e 12 astenuti una mozione presentata dalla Lega (primo firmatario Andrea Monti). Il documento, che inizialmente prevedeva l’esclusione dello stop per i veicoli con meno di 5000 chilometri di percorrenza, è stato emendato in diversi parti del dispositivo in Aula durante il dibattito dall’Assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo. La mozione stabilisce il varo entro 30 giorni di un apposito Tavolo regionale che dovrà operativamente stabilire le modalità con le quali si andranno ad individuare i veicoli a bassa frequenza da escludere dallo stop e allo stesso tempo mettere a punto le modalità di controllo della deroga per evitare abusi.
“L’obiettivo di Regione Lombardia – ha detto l’Assessore Raffaele Cattaneo – è quello di combattere l’inquinamento e non di impedire la mobilità dei cittadini. I provvedimenti regionali non devono disincentivare gli spostamenti, ma cercare di renderli più sostenibili ed ecologici. Il piano per l’aggiornamento della qualità dell’aria (PRIA) che è stato approvato nella precedente legislatura e che abbiamo aggiornato a luglio attraverso una delibera di giunta va in questa direzione”. Cattaneo ha inoltre ribadito la necessità già contenuta nel piano di aggiornamento per la qualità dell’aria e che punta a “non vincolare i veicoli che fanno pochi chilometri attraverso implementazione di tecnologie che effettuino il monitoraggio non teorico ma reale per calcolare le emissioni”.
La mozione sollecita inoltre il Governo a stanziare risorse adeguate e aggiuntive a Regione Lombardia in modo che si possa incentivare i cittadini a favorire la rottamazione dei veicoli inquinanti e l’acquisto di mezzi elettrici o ibridi e amplia le deroghe del blocco alle società sportive iscritte alle Federazioni i cui atleti e dirigenti dovranno comunque fornire documentazioni riguardanti le gare in svolgimento. Respinte invece le altre due mozioni sull’argomento, presentate da PD e Movimento 5 Stelle.