Nelle settimane che hanno preceduto le festività di fine anno, il Centro trapianti di rene delmPoliclinico San Matteo di Pavia ha eseguito dieci trapianti
renali con organi provenienti da diverse regioni d’Italia. Tutti i pazienti sono attualmente in buone condizioni e hanno trascorso il Natale lontano dalla dialisi.
“Un caso particolarmente complesso- sottolinea una nota del
San Matteo – ha riguardato un paziente che ha ricevuto, a
distanza di 24 ore, sia un trapianto di cuore che di rene.
Inizialmente, il trapianto renale è stato posticipato a causa
delle condizioni instabili del paziente subito dopo l’intervento
cardiaco. L’équipe chirurgica ha deciso di attendere 24 ore per
una nuova valutazione, scelta che si è rivelata determinante”.
La decisione di rimandare il trapianto è stata supportata
dall’utilizzo di una macchina di perfusione ipotermica, che ha
consentito la conservazione ottimale del rene. Il Policlinico di
Pavia vanta una lunga esperienza nell’impiego di tali
dispositivi, essendo stato il primo centro in Italia a
introdurli nella pratica clinica già nel 2009.
“Questa strategia – continua il comunicato del Policlinico –
si è rivelata determinante, poiché ha permesso la
stabilizzazione e il miglioramento dei parametri emodinamici del
paziente prima di procedere al secondo intervento, rendendo
possibile il trapianto di entrambi gli organi”. Attualmente il
paziente è in buone condizioni cliniche ed è in procinto di
essere trasferito all’ unità di riabilitazione cardiologica.


















