Sulla disputa tra Chiara Ferragni e Fratelli d’Italia sull’applicazione della legge 194 nella Regione Marche, registriamo l’interessante post dell’assessore magentino del partito di Giorgia Meloni, ossia Stefania Bonfiglio. Che riportiamo integralmente.
Chiara Ferragni è un’imprenditrice di successo, gran gnocca lasciatelo dire (e chi lo nega è invidioso), influencer di moda. Votata al marketing. Nulla di male, e nulla di male se tra un tuffo a Formentera, una foto dei suoi bimbi e una degli accessori che riportano il suo marchio condivide in modo veloce una storia su Instagram riprendendo un articolo riguardante il tema aborto. La Ferragni è un’influencer: vive sui social, mondo nel quale bisogna essere veloci, pubblicare velocemente, e velocemente scorrere tra una storia e l’altra. Sicuramente Chiara Ferragni non si è documentata sul tema dell’aborto nelle Marche: non sa da quanto Fdi governa, non sa che il contendere riguardasse unicamente l’aborto farmacologico, non sa quanti obiettori di coscienza ci siano, non sa in cosa consiste realmente la legge 194. Ma non è il suo compito.
Quello che mi fa innervosire, che mi provoca disgusto, che mi riempie di rabbia è che un intero partito, il PD, con tutti i suoi esponenti, oltre a fare una campagna elettorale prettamente denigratoria contro “la destra” (e, cari elettori del PD, non ditemi che vi piace come si stanno comportando: ricordo benissimo la campagna elettorale comunale appena conclusa, ove si inneggiava al confronto sui temi e veniva demonizzata ogni forma di “attacco”) RINCORRE GLI INFLUENCER.
Ringrazia Chiara Ferragni (caspita ha 27 milioni di follower, fanno comodo) e si fa dettare l agenda politica da lei. Non solo, esalta un suo pensiero non documentato, esalta la story di veloce consumo postata tra un tuffo e uno scatto, diffonde notizie false.
Una capacità intellettuale e culturale pari a zero, ipocrita e misera, acchiappalike e non di sostanza: MA VERAMENTE LI VORRESTE AL GOVERNO??!!!
Stefania Bonfiglio
