Delitto Garlasco, chi c’era a casa Poggi il giorno dell’omicidio?

Indagine a una svolta?

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Tutto ruota attorno agli amici, alla “comitiva” e ai ragazzi che frequentavano casa Poggi. Perchè l’indagine è nuova e l’ipotesi accusatoria ha protagonisti diversi, ma il presupposto è sempre lo stesso: il 13 agosto 2007 Chiara Poggi fu uccisa a Garlasco da qualcuno che conosceva bene. Aprì la porta in pigiama, fu aggredita alle spalle, nemmeno il tempo di difendersi.

Oggi sotto i riflettori ci sono uomini e donne maturi. Allora erano adolescenti, neolaureati o ancora sui banchi universitari. Nella nuova inchiesta della Procura di Pavia c’è ovviamente Andrea Sempio, l’amico di Marco Poggi, il fratello di Chiara. E’ l’unico indagato, in concorso o con altre persone, ma sono tornati in scena, per il prelievo del Dna, anche gli altri amici della compagnia di Sempio e Poggi, allora appena maggiorenni: Mattia Capra, oggi 36 anni, e Roberto Freddi, 37. Diciassette anni fa frequentavano la villetta per giocare al computer con Marco Poggi e Sempio nella stanza di Chiara. La conoscevano ma non la frequentavano, perché era più grande.

Ci si è pure tornati ad occupare di Alessandro Biasibetti, nel frattempo diventato frate domenicano, che il giorno dell’assassinio era in montagna in Trentino con i suoi genitori, quelli di Chiara e con lo stesso Marco Poggi. E’ rispuntato anche Marco Panzarasa, allora il migliore amico di Stasi. Qualche settimana prima dell’omicidio erano stati assieme in Inghilterra e il giorno in cui Chiara fu trovata senza vita stava tornando da una breve vacanza al mare.

Ma soprattutto sulle prime pagine dei giornali sono tornate le gemelle Stefania e Paola Cappa, le cugine di Chiara. Stefania, ora avvocata come il padre, e Paola, food blogger che vive all’estero, entrambe non indagate e figlie di una sorella del padre di Chiara. Finirono sotto i riflettori per una foto ‘fake’ da loro postata davanti casa Poggi che le immortalava con la vittima. Sembra che, invece, non ci fosse allora una grande frequentazione tra le gemelle e Chiara e che Stefania Cappa solo nelle settimane precedenti il delitto si fosse avvicinata alla cugina.

Il nome di Stefania Cappa salterebbe ora di nuovo fuori in un paio di nuove e vecchie testimonianze, che l’avrebbero collocata (un verbale fu ritrattato all’epoca) in bici e con un oggetto pesante in mano non lontano dalla villetta dei Poggi, ma anche nei pressi di quel canale vicino a casa della nonna delle gemelle a Tromello, dove nelle settimane scorse si è cercata la presunta arma del delitto.

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