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Davide Crippa, Movimento 5 Stelle: “Una fine innaturale per il governo del cambiamento”

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Il Governo del Cambiamento sta arrivando ad una fine “innaturale”.
Da quanto già dichiarato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, mercoledì 7 agosto il Ministro dell’Interno, nonché segretario della Lega Matteo Salvini ha anticipato allo stesso Premier la volontà di staccare la spina a questo esecutivo e quindi l’intenzione di tornare al voto per “per capitalizzare il consenso di cui il partito attualmente gode”. A questo si aggiunge la notizia battute poche ore fa secondo cui la Lega avrebbe depositato una Mozione di Sfiducia al Governo Conte al Senato. 
Vorrei innanzitutto ringraziare proprio il Premier Giuseppe Conte per l’impegno dimostrato in questo anno e mezzo e soprattutto per la volontà da lui espressa di rendere questa crisi di Governo “la più trasparente della Storia della vita Repubblicana “.
Di fatto, staccare la spina oggi al Governo significa far aumentare l’IVA, buttare all’aria le tante misure e opere progettate nell’ultimo anno per il paese e far saltare il taglio di 345 parlamentari.
Ogni parlamentare di media prende tra i 12 e i 15 mila euro al mese. Praticamente lo stipendio che molti cittadini italiani guadagnano in un anno, con la differenza che i parlamentari non devono nemmeno pagarci le tasse.
345 poltrone in meno significherebbero 345 maxi-stipendi esentasse e che si tradurrebbero in mezzo miliardo di euro ogni 5 anni di risparmio per lo Stato italiano.
Di cosa ha paura la Lega? Di perdere qualche poltrona? Si sta perdendo per meri interessi elettorali e di partito quella che è partita come una vera e genuina occasione di fare del bene, rischiando oltretutto di buttare alle ortiche il lavoro fatto da ognuno di noi.   L’ennesima occasione persa? L’ardua sentenza ai posteri.

* Davide Crippa, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico

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