Giovedì 16 ottobre a Palazzo Isimbardi si è svolto il convegno “Dalla sperimentabilità alla replicabilità: il modello inclusivo di PCTO della Città metropolitana di Milano”.
Protagonisti studenti e studentesse con disabilità, le loro famiglie, enti ospitanti (aziende, cooperative, associazioni), istituzioni scolastiche e soggetti attuatori del progetto sperimentato nel contesto metropolitano milanese, a testimonianza di una rete territoriale di soggetti fortemente impegnati nell’inclusione, che va consolidandosi attraverso il dialogo e la collaborazione su obiettivi condivisi.
L’Azione di Sistema “Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento” (PCTO), avviata dalla Città metropolitana di Milano, affonda le proprie radici nei principi costituzionali di uguaglianza e diritto allo studio e al lavoro, sanciti dagli articoli 3, 4, 34 e 38 della Costituzione italiana. Il progetto, attivo dal 2017 grazie ai Piani Emergo, si colloca all’intersezione tra scuola, lavoro e territorio, perseguendo l’obiettivo di accompagnare giovani con disabilità verso l’autonomia, l’inclusione e l’inserimento lavorativo, rafforzando le reti tra scuole, enti di formazione, servizi sociosanitari e imprese.
Elemento distintivo del modello è la “dote PCTO”, uno strumento flessibile che consente di personalizzare i percorsi in base ai bisogni di ciascun/a studente/ssa. La dote integra servizi come accoglienza e bilancio delle competenze, orientamento, scouting di aziende e tutoraggio costante, supporto alla mobilità e all’autonomia personale, attestazione delle competenze e creazione di reti di sostegno post-scolastico. Dal 2022, la “dote di accompagnamento al lavoro” rafforza il collegamento con il Collocamento Mirato (Legge 68/1999) e le politiche attive del lavoro.
Il Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2022 con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia – Ufficio X, Ambito territoriale di Milano, e rinnovato nel 2025, ha ulteriormente consolidato il modello. I dati tra il 2017 e il 2023 evidenziano una crescita significativa: oltre 3,6 milioni di euro stanziati, 36 progetti finanziati, 79 scuole e 240 enti ospitanti coinvolti, con 518 studenti beneficiari e un incremento del 153% nel periodo considerato.
I percorsi PCTO hanno permesso ai partecipanti di sviluppare competenze trasversali e professionali, accrescere la consapevolezza dei propri punti di forza e limiti e costruire un progetto di vita dopo la scuola. Parallelamente, il progetto ha favorito una cultura inclusiva negli istituti e nelle aziende, stimolando un cambiamento positivo nella percezione della disabilità.
I principali fattori di successo individuati sono la capacità di attivare reti territoriali tra scuola, servizi pubblici, terzo settore e imprese; la personalizzazione dei percorsi e il tutoraggio costante; la flessibilità della dote PCTO; il coinvolgimento attivo delle famiglie; l’esperienza di stage in contesti protetti e adeguati; e la creazione di percorsi di gruppo per favorire un clima inclusivo in classe.
Tra le voci intervenute al convegno, per testimoniare e contribuire alla riflessione sui risultati ottenuti e le prospettive future, quelle di studenti e genitori, di alcune scuole coinvolte (Gioia Molinari, IIS Oriani Mazzini), dei manager di aziende ospitanti (Flash Color s.p.a. – Multisala Le giraffe, Prism srl Società Benefit), della portavoce degli enti attuatori Sara Ombrini (A&I).
A moderare l’evento Vittoria Brunelli, responsabile del servizio Progettazione degli interventi per l’inserimento lavorativo persone con disabilità e dei percorsi formativi della Città metropolitana di Milano, e Cristina Vasilescu di PTSCLAS.
Diana De Marchi, Consigliera delegata al Lavoro e alle Politiche sociali della Città metropolitana di Milano spiega: “L’esperienza della Città Metropolitana di Milano dimostra come i PCTO, se ben strutturati e sostenuti, possano diventare autentici strumenti di inclusione socio-lavorativa e rappresentare una buona pratica replicabile su altri territori. L’auspicio è che il modello forgiato attraverso un articolato percorso di co-progettazione e condivisione dei risultati, consolidando una rete territoriale focalizzata su obiettivi comuni, trovi la diffusione e l’apprezzamento che merita anche al di fuori del nostro contesto metropolitano”.