ABBIATEGRASSO Un encomio certamente meritato ad una realtà economica ed industriale unica nel suo genere.
Durante il Consiglio comunale del 18 aprile è stata conferita dal sindaco Cesare Nai una civica benemerenza, il “Leoncino d’Oro”, che ogni anno premia società, associazioni, fondazioni, aziende ed enti che, tramite la propria attività, abbiano valorizzato o dato lustro alla città di Abbiategrasso, o anche singoli cittadini che si siano distinti per atti di bontà, altruismo, coraggio ed abnegazione civica. Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha inteso premiare l’azienda cittadina BCS. Ha ritirato il “Leoncino d’Oro 2023” l’ingegner Fabrizio Castoldi, il cui padre, l’ingegner Luigi, è stato il fondatore della fabbrica di macchinari agricoli che oggi vanta quasi duemila dipendenti suddivisi nelle tre fabbriche italiane e nelle succursali sparse nel mondo. “Abbiamo inteso premiare BCS in occasione dell’80° anno di vita di questa importante realtà industriale che per tanti decenni ha caratterizzato la vita economica di Abbiategrasso: dal boom economico del dopoguerra fino ai momenti critici della crisi e della globalizzazione – ha spiegato il sindaco Nai – . Oggi, BCS continua ad essere una realtà importantissima a livello nazionale e internazionale, contribuendo al benessere ed anche a dare lavoro a tante famiglie abbiatensi”.
LA STORIA
BCS nasce agli inizi degli anni ‘40 da una semplice ma geniale intuizione di un giovane ingegnere: Luigi Castoldi. La sua prima attività ruota attorno ad una piccola officina di Abbiategrasso, cittadina situata nella Valle del Ticino alle porte di Milano. L’area è a forte vocazione agricola: si lavora, si semina e si falcia contando solo sulle braccia dei contadini.
Da qui, nel 1942, l’idea di progettare e costruire una delle prime motofalciatrici semoventi al mondo: una macchina dotata di motore a scoppio di bassa potenza, fissata ad un telaio autoportante che ospita la trasmissione e il sistema di taglio.
Nasce così il modello ‘243’ che rappresenta un’autentica rivoluzione nel panorama agricolo del tempo sia per la sua enorme capacità produttiva che per il concreto miglioramento della vita dei contadini, non più costretti a lunghe giornate di falciatura manuale.
Nel suo progetto l’Ing. Luigi Castoldi coinvolge Camillo Bonetti, gestore dell’esattoria di Abbiategrasso, e Severino Speroni, valente meccanico. Dalle iniziali dei cognomi nasce l’acronimo ‘BCS’ che dà il nome all’azienda fondata ufficialmente il 4 giugno 1943.