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Dairago, si discute sul campo sportivo di via Carducci

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DAIRAGO –  Che ne sarà del campo sportivo di via Carducci? Il problema approderà nel consiglio comunale di Dairago di giovedì 22 settembre grazie a  un’interrogazione presentata dal gruppo “Scelgo Dairago”.
Che  spiega in una nota come “a oggi, dopo circa due anni senza un gestore, il campo risulta in completo stato di abbandono”. Lungi dal limitarsi allo stato attuale, la lista di opposizione dairaghese porta il calendario indietro di diversi giorni e fornisce una cronistoria dell’accaduto. “A febbraio 2022 – esordisce – l’amministrazione civica di Dairago assegna l’incarico a un tecnico esterno per la realizzazione di uno studio di fattibilità sulla ristrutturazione dell’impianto necessaria dopo il periodo di abbandono, costo alla collettività, 8120.32 Euro”. Si arriva a luglio e “Scelgo Dairago” sottolinea che “senza la minima logica di programmazione, questa maggioranza ha speso altri 6780,15 Euro per sistemare e pulire il campo da calcio di via Carducci”. L’attenzione di “Scelgo Dairago” si sposta poi sul mese di novembre dove, rileva, “l’amministrazione sposta i 200 mila Euro stanziati per il centro sportivo nell’anno 2022 all’anno 2023 rimandando di fatto eventuali interventi”. La  lista di opposizione dilata poi la sua reprimenda al fatto che, a suo avviso, “non è intenzione dell’amministrazione comunale costituire la Consulta sportiva che tra le sue funzioni ha il compito di contribuire alla pianificazione degli impianti e delle strutture sportive del territorio esprimendo parere consultivo sul relativo piano degli investimenti annuali e pluriennali”.  I consiglieri della lista Federico Olgiati (che fu candidato sindaco le scorse elezioni) e Roberta Ghislotti compendiano il ragionamento facendo intendere che, a loro modo di vedere, esista una profonda distonia tra questa situazione e, dicono, “il fatto che nello Statuto troviamo che il comune stesso deve favorire l’attività sportiva sostenendo le manifestazioni, promuovendo la creazione e la gestione di impianti idonei a svolgere tale attività”.  E chiedono lumi su quando su questo discorso vi sarà una svolta di segno positivo, dal momento che, rilevano “tutto questo ha tolto la possibilità ai bambini di praticare attività sportiva in una struttura del territorio, costringendo le famiglie a spostarsi fuori dal comune di Dairago”.

Cristiano Comelli

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