โ€• pubblicitร  โ€•

Dall'archivio:

Dairago: 110 domande di iscrizione, ma il Centro Estivo divide la politica

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

DAIRAGO –ย  Unisce i ragazzi ma divide il mondo politico. Il “Centro estivo” a Dairago crea un dibattito serrato tra maggioranza e opposizione. Il sindaco Paola Rolfi suona le campane a festa in primo luogo nel constatare la partecipazione all’iniziativa con 110 domande di iscrizione.

“Di fronte a questi numeri – scrive in una nota- avevamo due possibilitร , limitarci ad accettare quaranta iscritti come preventivato nella carta dei servizi o operare per garantire il maggior numero di iscritti possibile, abbiamo scelto questa seconda strada”.ย ย Il comune ha cosรฌ’ provveduto a contattare 72 famiglie comunicando l’accettazione della loro iscrizioneย  con “l’obiettivo di garantire al piรน ampio numero di famiglie il servizio di centro estivo”. Obiettivo che, conclude Rolfi, “รจ stato raggiunto”.

 

E un risultato che, per la prima cittadina del municipio di via Damiano Chiesa, esprime “la lungimiranza con cui la precedente amministrazione da me guidata nel 2017 ha deciso di estendere il centro estivo comunale anche ai mesi di giugno e luglio, cosa mai fatta prima”. Tutto in moto rettilineo? Per “UniAmo Dairago” non esattamente. La lista di opposizione parla infatti di “bambini lasciati a casa nella tanto sbandierata cittร  dei bambini”.ย  E parla di “molte famiglie che non hanno ricevuto alcuna notizia dell’iscrizione del proprio figlio presso il centro estivo comunale se non a poche ore dall’inizio dello stesso”.

“UniAmoย  Dairago” muove poi una serie di altri rilievi al vetriolo accusando l’amministrazione comunale di “previsione errata, chiusura tardiva delle iscrizioni, mancanza di preiscrizione, mancato monitoraggio delle comunicazioni, mancata comunicazione”. E conclude: “tante famiglie si sono affidate a questo servizio e si sono trovate in gravi difficoltร  con bambini da iscrivere ad altri centri fuori paese”.

Cristiano Comelli ย ย 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

โ–  Prima Pagina di Oggi