ROMAGNANO SESIA Anno 1729: Romagnano Sesia e’ un borgo ricco e vivace per traffici commerciali, vita culturale e sociale. Fa parte, con tutto il territorio del “Marchesato” circostante, del Ducato di Milano, dominato all’epoca dagli spagnoli, che solo undici anni piu’ tardi, nel 1738, cedettero Novara e il novarese ai Savoia.
E’ al quel 1729 che viene fata risalire l’origine del “Venerdi’ Santo di Romagnano”, la storica Sacra Rappresentazione che da stasera a domenica tornera’ nelle vie e nelle piazze del popoloso centro valsesiano per la duecentosessantunesima volta. In origine, secondo gli studi di don Angelo Luigi Stoppa, storico della Chiesa novarese, nativo di Borgosesia, scomparso alcuni anni fa, il Venerdi’ Santo consisteva in due processioni drammatizzate con i simulacri del Cristo Morto e della Madonna Addolorata. Nel tempo poi l’austero rito religioso si trasformo’ via via in una rappresentazione di teatro popolare. Con fasi alterne di maggior splendore e poi di parziale declino, si arriva ad un primo radicale rinnovamento nel 1934 e poi, dopo la fine della Guerra, alla forma attuale, via via sempre piu’ arricchita nell’espressione artistica e con un coinvolgimento sempre maggiore di pubblico.
Dagli anni ’60 il Venerdi’ Santo si tiene ogni due anni per la grandiosita’ ( e la conseguente difficolta’) dell’allestimento. Nell’edizione di quest’anno le rappresentazioni dei 15 quadri che compongono il racconto avranno luogo oggi a partire alle 21.00, venerdi’ 8 aprile dal mattino alle 4.30 con il tradizionale “Passaggio delle Tinebre” dei tamburini della Banda, la formazione del corpo dei Legionari a cavallo e quello dei Veliti, i soldati semplici e con la consegna delle chiavi al Governatore. Seguono poi le processioni del Cristo Morto e dell’Addolorata e poi dal pomeriggio alle 15.00 laparte principale del racconto. Sabato 9 aprile dalle 21.00 gli ultimi 4 quadri e poi e domenica di Pasqua dalle 20.30 una sorta di “riassunto” in una unica soluzione. Sono oltre 350 gli attori e le comparse che danno vita alla rappresentazione, tutti vestiti con curatissimi costumi che ricreano l’immagine del tempo di Gesu’ cosi’ come vuole la tradizione popolare. Il Venerdi’ Santo e’ coordinato da un apposito comitato in cui la comunita’ romagnanese esprime le proprie eccellenze, e di cui fa parte di diritto il sindaco. Tra le curiosita’, il ruolo del regista della Passione che da qualche tempo e’ lo scrittore e giornalista Lorenzo Del Boca, romagnanese, per diversi anni presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Del Boca ha introdotto nella edizione 2019 un nuovo quadro, “L’angoscia nel Cenacolo”, che andra’ in scena sabato sera, prima della Resurrezione.