“Da piccola volevo fare l’atleta, ma lo sport deve essere prima di tutto divertimento”. Dalila Dameno alla scuola Santa Caterina e domani a Robecco

Nuovo appuntamento con un campione dello sport alla scuola primaria dell’IC Fontana, questa volta con la campionessa paralimpica Daila Dameno che mercoledì 10 aprile alla “Santa Caterina” di Magenta ha incontrato i bambini delle classi quarte e quinte.

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Nuovo appuntamento con un campione dello sport alla scuola primaria dell’IC Fontana, questa volta con la campionessa paralimpica Daila Dameno che mercoledì 10 aprile alla “Santa Caterina” di Magenta ha incontrato i bambini delle classi quarte e quinte. L’appuntamento si ripeterà mercoledi 17 aprile a Robecco, alla scuola primaria “Leonardo da Vinci”.
Il divertimento quindi come primo obiettivo dello sport, poi condivisione, inclusione. Molto attenti i circo centocinquanta alunni e alunne hanno aggiunto che per loro “lo sport è divertimento, passione, inclusione, rispetto, fare squadra, impegnarsi, saper perdere, fair play”.

Daila Dameno, magentina di nascita, sportiva da sempre, dalla Valle d’Aosta a Courmayeur alle gare con Debora Compagnoni, dal sogno che si stava realizzando alla pagina tragica che ha segnato la svolta della sua vita, un incidente venticinque anni fa. Ma la forza e la famiglia l’hanno sostenuta: “Ricorderò sempre quella volta in piscina con mio papà che mi ha fatto decidere di vivere e di smettere di sopravvivere”.

Un incontro a cuore aperto che ha emozionato i bambini, in cui la campionessa si è raccontata anche oltre le medaglie: “Lo sport è anche una sconfitta; io quando perdo una gara mi arrabbio e piango, ma poi combatto per il mio sogno che è quello di vincere”. “E’ una persona fantastica che in maniera precisa ha saputo trasmettere ai ragazzi i valori dello sport grazie alla sua esperienza di vita – ha commentato il referente del progetto Olimpiadi di Istituto Tommaso Colombo -. Una frase che ha detto ai bambini mi ha colpito e credo sia giusto ricordare: “Il pianto, di gioia o di tristezza, è un’emozione come tutte le altre e non ci deve essere vergogna nel provarle perché sono ciò che vi permettono di vivere la vostra vita nella sua totale pienezza.”

Una carriera lunga, quella scritta e vissuta da Daila Dameno: dai Mondiali in Argentina nel 2002 alle Olimpiadi di Atene 2004 in vasca, per passare a Torino 2006 con lo sci e poi ancora a Vancoover 2011. “Cosa diresti ad una persona disabile per darle forza?”, ha chiesto una bambina. “Cercare un obiettivo e perseguirlo”, la risposta della campionessa.

Dopo anni di pausa quella voglia di gareggiare batteva forte dentro il petto, “lo spirito di competere era ancora dentro di me e batteva dentro per uscire. Mi sono dedicata al tiro con l’arco”. La Dameno è una delle pochissime atlete in tutto il mondo ad aver gareggiato e raggiunto il podio olimpico in sport diversi. Nel 2006 le è stato conferito il San Martino d’oro, una onorificenza civica magentina. “Contro i limiti, con la volontà, ai vertici mondiali dello sport”, la motivazione.
“La cosa più bella che hai fatto?”, domanda in chiusura un bambino. “Il lancio con il paracadute di nove anni fa”.

“Voi decidete cosa volete fare da grandi. Voi siete costruttori del vostro futuro”, il saluto e l’augurio della campionessa.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner