Da Oriente a Occidente, è di nuovo “Santa Caterina meets Japan”

Per la quarta volta in dieci anni, una delegazione giapponese nella scuola primaria magentina per imparare ad insegnare. Tre giorni intensi di lezioni, incontri, cultura e origami, tutto in inglese!

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Si è conclusa con un dono, un origami, la visita di tre giorni di una delegazione di giapponesi che ha partecipato alle attività in lingua inglese alla scuola primaria Santa Caterina. “E’ stato bello vedere la gioia negli occhi dei bambini a differenza di quanto accade in scuole con metodo tradizionale”, hanno commentato le sei studentesse nipponiche del penultimo anno di università.
Dal 12 al 14 febbraio, accompagnate dalla loro professoressa Adachi Rie della Sugiyama Jogakuen University, School of Education Department of Child Development di Nagoya, hanno potuto osservare lezioni con metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), ossia l’approccio che prevede l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari in una lingua straniera veicolare.

Un’esperienza positiva anche per gli alunni e le alunne, come ha spiegato il Dirigente Scolastico Davide Basano: “una lezione di vita per i piccoli che hanno sperimentato quanto sia importante studiare inglese per comunicare con gli altri e conoscere. Sottolineo anche il legame che si sta rafforzando negli anni tra le istituzioni scolastiche, consolidando competenze reciproche sia nell’insegnamento che nelle relazioni. Il mio grazie agli insegnanti che hanno organizzato e gestito questi tre giorni intensi.”
Esperienza resa possibile dai contatti che ha la professoressa magentina Silvia Minardi, docente ed esperta di metodologia e didattica delle lingue straniere, e che la referente del progetto “Santa Caterina meets Japan” Ornella Lombardi, così spiega: “Il programma dell’università giapponese dà la possibilità ad alcuni studenti di svolgere attività di tirocinio in scuole elementari fuori dal Giappone. Credo sia una interessante opportunità anche per noi insegnanti che ci sentiamo arricchite da questa esperienza e ci auguriamo di ripeterla presto”.

“Un arricchimento reciproco con un Paese e una cultura molto diversa attraverso uno scambio culturale oltre che linguistico, uno scambio di idee e di materiali; un confronto anche relativo agli ordinamenti. Una bellissima esperienza anche per me che avevo esempi europei”, ha spiegato Fabio Cretella, madrelingua angloamericano e insegnante di inglese alla Santa Caterina e guida per la delegazione, insieme alla responsabile di plesso Giusi Grassi.

Le giornate sono state davvero piene per tutti: grandi e piccoli, ospiti e comunità scolastica. Il grande lavoro di organizzazione e gestione ha infatti permesso lo svolgimento di una ventina momenti di interscambio nelle aule e negli spazi della scuola. I bambini, soprattutto i pià piccoli, hanno capito che l’inglese non è solo una materia di studio, ma un modo per relazionarsi con altre culture e altre lingue, conclude Cretella.
Una nuova esperienza internazionale che si aggiunge a quelle descritte nel libro “Una scuola, tante voci”, edito dalla Memoria del Mondo che racconta il mezzo secolo di storia della scuola magentina.
Sayonara

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