Dal parcheggio del cimitero di Magenta al centro la Fagiana di Pontevecchio, andata e ritorno con la salita. Niente male per tre giovanotti che contano 240 anni in tre e sfidano le temperature glaciali di questi giorni. Niente di meglio per sentirsi giovani, quando la maggior parte degli adulti rabbrividisce al solo pensiero di dover uscire di casa con un paio di gradi sotto lo zero. Spesso arrivano a percorrere 14 chilometri.
Loro sono in tre e un giorno si e l’altro no si ritrovano per questa corsetta. “E’ diventata un’abitudine da tempo ormai – commenta Alessandro Crespi, 80 anni e non sentirli – anche con il freddo non tralasciamo la nostra passione. Ci piace e finché la fortuna ce lo permetterà continueremo a correre”. Crespi è un veterano della corsa. Si allena con regolarità da anni e ha partecipato a numerose competizioni in Italia e all’estero, compresa una maratona di Parigi di qualche anno fa andata veramente bene.
“Oggi ovviamente i tempi non sono più quelli di una volta, ma non ha importanza – continua – Si corre e se siamo stanchi ci si ferma, si cammina e si ricomincia a correre. Questo è il nostro spirito, quello giusto per tutti”.