ABBIATEGRASSO- DOGLIANI (CN) “Io sono impastato di Langa; le vigne, le colture, i gerbidi, i rittami, i noccioleti, la terra aspra e faticata, le case aggrumate sulla collina, il cimitero frammezzo alle vigne, colmo di ricordi e talvolta anche di sole; sono la mia vita, e non c’è altra terra al mondo che mi parli contemporaneamente e delle ricordanze e del desiderio di lasciare un segno, anche tenue, accanto a quelli di coloro che mi hanno preceduto; né vi è altra terra che mi conforti, negli aspri momenti che la vita elargisce quotidianamente”.
Queste parole di un grande bon vivant che (ci) manca da anni, il conte Riccardo Riccardi di Santa Maria di Mongrando, sono la cornice perfetta della bellissima cerimonia che si è svolta domenica a Dogliani, nel cuore della terra più iconica per gli amanti del vino e delle cose buone, ossia le Langhe.
Il mare di vigne ha fatto da sfondo al matrimonio di Alessandro Cislaghi ed Annalisa Chiappella, celebrato al cospetto di una foltissima schiera di parenti ed amici nel suggestivo santuario della Madonna del Rosario di Monchiero Alto.
Alessandro è molto conosciuto tanto ad Abbiategrasso (dov’è cresciuto e vissuto prima di trasferirsi a Milano, dove svolge la professione di commercialista) quanto a Bareggio, dove da anni è tra i più attivi sostenitori del locale gruppo Alpini che da giugno è dedicato all’iconico Beppe Parazzini.
Annalisa è nata e cresciuta nelle Langhe, esattamente a Dogliani (è la figlia di Dino Chiappella, che del Comune simbolo del Dolcetto è stato anche sindaco), dedicandosi successivamente (e con profitto) alla medicina. Dopo la laurea all’Università di Torino, la professione alle Molinette e la specializzazione in Ematologia nel 2007 (con una parentesi in California, alla Lymphoma Clinic, Division of Oncology University of Stanford di Palo Alto) Annalisa ha lavorato per anni al reparto di Ematologia alle Molinette, perfezionando il particolare interesse per la ricerca clinica nel campo dei linfomi aggressivi. Quindi da alcuni anni il trasferimento a Milano, nel reparto di Ematologia e Trapianto di midollo osseo dell’Istituto Nazionale dei Tumori, per occuparsi di nuove terapie nell’ambito dei linfomi. Da anni collabora con la Fondazione Italiana Linfomi, di cui è un’attiva ricercatrice. Nel 2019 la Stampa ha parlato del contributo- suo e di un autorevole team di medici- all’introduzione di una nuova terapia per i linfomi a grandi cellule B resistenti alla chemioterapia.
La festa successiva al fatidico SI ha avuto come sfondo le vigne e i declivi della Langa più ubertosa e affascinante, che da Barolo e Barbaresco (e Monforte, e Castiglione Falletto..) porta appunto a Dogliani.
Grande festa e vista mozzafiato tutt’intorno al banchetto nuziale, con amici, cacciatori e sodali venuti da ogni dove, fino alla tarda notte. E poi, tanto per non farsi mancare nulla, un piacevolissimo ‘passaggio’ (con tanto di deliziosa carne cruda e suadente vitello tonnato, e…altro) il lunedì a pranzo, in un luogo tanto bello quanto irreale a Belvedere Langhe. Con immancabile appendice di canti alpini (ci mancherebbe pure dell’altro…).
E adesso via verso un lungo viaggio di nozze ed una bellissima vita insieme.
In alto i calici, Annalisa ed Alessandro. Non che ci fossimo tirati indietro, domenica (e lunedì, e prima.. e dopo).
In alto i cuori, in alto Biegrass, gli Alpini… e la Langa.
F.P.