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Dall'archivio:

Cuggiono, le ‘viste dall’alto’ di Migliarini in mostra a villa Annoni- di Alessandra Branca

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CUGGIONO – A Cuggiono le meraviglie – preziosi e speciali eventi di cultura, paesaggio e bellezza sociale – non mancano mai. Ed anche a noi, che siamo amici della cerchia di associazioni meritevoli della cittadina a ridosso del Naviglio Grande e del “fiume azzurro”, il Ticino, non finiamo mai di stupirci di fronte alle iniziative davvero uniche e pregevoli che colà vi si svolgono.

Ed eccoci  allora, ancora una volta a veder associata la cittadina di Cuggiono, la luminosa (nel senso del Lumi settecenteschi) Villa Annoni, a panorami (è il caso) internazionali, nel cuore dell’arte e della ricerca, anche iconografica. Per questo ultimo fine settimana di ottobre e per i primi giorni (festivi) di novembre, tavole di due metri ed altri formati di nobile carta ci trasporteranno nelle città storiche, reali ed immaginate al contempo, di metropoli come New York e Londra e nel cuore antico e resistente della nostra Genova, quella dei carruggi e dell’economia marittima. Scorci a precipizio, panorami pindarici, prospettive ardite e cangianti di punti di fuga molteplici, saranno a parlarci dell’anima di questi luoghi, così come ricostruita e “sentita” dalla matita miracolosa di un artista internazionale ed architetto genovese, amico di Cuggiono, quale è Sandro Migliarini.

Grazie all’accolita dei “soliti noti” di Ecoistituto della Valle del Ticino e del Museo Storico Civico Cuggionese, in collaborazione con la Art Bridge London Group Association, i lavori di Migliarini – precedentemente ospitati nel 2017, in anteprima mondiale, alla Leyton Great Hall di Londra per passare poi al Museo Galata di Genova e poi a Palazzo Reale di Milano – saranno esposti al pubblico gratuitamente in Villa Annoni. “Una sfida romantica ed antistorica”, come sottolineano gli organizzatori ed un omaggio evocativo alla ferita città della Lanterna.

 

“L’architetto Sandro Migliarini, genovese di nascita e cuggionese d’adozione ‒ aggiungendo la propria, se pur razionale, fantasia alla memoria, a vecchie foto incomplete nell’insieme e nei dettagli, a lunghe ricerche storico-iconografiche ‒, ha ricomposto pezzi di Genova com’era prima degli interventi urbanistici di due secoli, immaginandoli dall’alto, con il distacco di un gabbiano, un biplano, mongolfiera o dirigibile, che galleggino nell’aria di una nostalgica corrente ascensionale. Oggi, alla luce degli ultimi eventi, il suo evocativo procedere, datato 2017, sembra assumere la valenza di omaggio a una nobile città ferita. I disegni, a mano libera, senza l’ausilio di altri strumenti ‒ né ovviamente riprese aeree ‒ che non siano l’immaginazione, appaiono quasi un monito e un’ultima sfida, romantica e antistorica, a imperanti tecnologie informatiche come il Cad o all’uso dei droni. Nel grande formato, sin oltre i due metri, la prospettiva moltiplica i punti di fuga, si deforma e s’incurva, rimandando, con effetto da caleidoscopio, architetture e ‘tranches de vie’ smarrite nel tempo.”

Alessandra Branca

L’evento è patrocinato dal Comune di Cuggiono.

Inaugurazione sabato: 27 ottobre ore 17 
Apertura mostra: 28 ottobre , 1 3 4 novembre 10-12 15 – 18

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