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Cuggiono, confermata in appello la condanna per Andrea Azzimonti. Lui si difende: “Credetemi, sono innocente”

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CUGGIONO La Corte d’Appello conferma la condanna già emessa in primo grado, a due anni e sei mesi di reclusione, nei confronti di Andrea Azzimonti, 38 anni accusato di maltrattamenti in famiglia. L’avvocato Samantha Battiston che lo difende, è in attesa di ricevere le motivazioni, quindi verrà con buona probabilità presentato ricorso in Cassazione. Per il periodo di due anni Azzimonti avrà altresì il divieto di dimora nel comune di Cuggiono. Tutto questo mentre resta aperto l’altro procedimento che ha visto Azzimonti allontanato dalla sua dimora in riva al Ticino di Castelletto di Cuggiono e i suoi sei rottweiler sistemati in un canile. L’udienza per quest’ultimo procedimento è fissata per il 18 giugno. Una situazione familiare a dir poco complessa che sta arrivando ad un bruttissimo epilogo. Azzimonti si proclama innocente: “Le querele da me presentate, le prove che ho prodotto non sono nemmeno state visionate – ha commentato – Dall’altra parte invece è bastata la loro testimonianza”.

La vicenda è tristissima e mette Azzimonti contro mamma e sorella. Uno scontro che, secondo la giustizia, vede le due donne in posizione svantaggiata rispetto all’uomo. E così i giudici hanno deciso di conseguenza. “Le ragioni di tale condanna risiedono nelle dichiarazioni delle parti offese – spiega l’avvocato Samantha Battiston – che nel nostro ordinamento giuridico sono considerate alla stregua di una testimonianza imparziale. Dunque se due donne sostengono di essere destinatarie di violenze i Giudici danno loro ascolto perché ritenute attendibili e prendono i provvedimenti che sappiamo”. Oggi Azzimonti vive in un hotel del castanese e i suoi rottweiler si trovano in canile. E’ preoccupato per la sorte dei suoi animali per i quali ha creato un gruppo facebook al fine di trovare una soluzione adeguata.

“Credetemi, sono innocente e non ho maltrattato nessuno – Sono io ad essere in posizione svantaggiata in questa situazione perché, pur non avendo fatto nulla, sono stato condannato. Sono innocente al punto che non ho nemmeno chiesto sconti di pena. Continuerò a lottare finché ne avrò la possibilità. La vera vittima sono io del loro stalking giudiziario in quanto sono con proprietario di quote di eredità e mi stanno colpendo con la legge. Auspico che un giorno la verità esca fuori”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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