In preda all’alcol, litiga con la compagna, spinge la figlia di lei a terra e infine aggredisce i militari, ferendone due. Si è conclusa in cella la serata di un uomo di 40 anni, con precedenti di polizia a carico, arrestato perché ritenuto responsabile di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale dai carabinieri della stazione di Crema e Montodine e della Radiomobile di Crema. I militari sono intervenuti nella sera del 9 dicembre in una via del centro abitato di Crema per sedare una lite tra un uomo che stava avendo un alterco con la compagna, spingendo anche a terra la figlia della donna.
Quando la pattuglia è arrivata sul posto ha trovato e identificato in casa la coppia che litigava e i figli della donna. L’uomo era molto agitato, aggressivo e non collaborativo, i militari hanno quindi chiesto il supporto delle pattuglie di Montodine e della Radiomobile di Crema. Nel frattempo, la donna ha riferito che riteneva il compagno pericoloso e che non lo voleva più in casa. L’uomo, capito che doveva lasciare l’abitazione, ha iniziato a imprecare e sbraitare contro i carabinieri, minacciandoli di morte. Improvvisamente ha lanciato una lattina di birra sul volto di un militare e ha spinto violentemente il tavolo della cucina verso un altro Carabiniere, che è stato colpito alle gambe.
I militari hanno provato a bloccarlo, ma il 40enne ha prima fatto cadere un terzo carabiniere, e poi ha cercato di colpire con calci e pugni gli altri, prima di venire immobilizzato e ammanettato. Visto il suo stato psico-fisico, è stata richiesta la presenza di personale sanitario che ha dovuto sedare l’uomo per poi accompagnarlo in ospedale per i controlli del caso, sempre controllato a vista dai carabinieri. Anche altri due militari sono dovuti ricorrere alle cure mediche, ottenendo 10 giorni di prognosi ciascuno per contusioni varie. Il 40enne è stato poi accompagnato presso la caserma di Crema e dichiarato in arresto. E’ stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto svolta nella tarda mattinata del 10 dicembre e conclusa con la convalida dell’atto, l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere ed il rinvio dell’udienza al prossimo 16 dicembre.