Spolparono le casse della società del parking di famiglia al Terminal 2 di Malpensa per pagarsi smartphone e appartamento con piscina e furono arrestati al termine della indagini della Guardia di Finanza. Adesso per padre, madre e figlio il pubblico ministero di Busto Arsizio Ciro Caramore ha chiesto il giudizio immediato con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
Si avvia così verso il processo l’operazione denominata ‘apri, ometti e chiudi’ che nel luglio scorso portò all’arresto dei tre familiari che gestivano il ‘Parking Malta’ con sede a Somma Lombardo (Varese) con un giro d’affari di 28mila auto registrato in due anni di attività.
La società in capo alla famiglia (il padre ha precedenti) era stata posta in liquidazione nel marzo 2023. Fu il curatore fallimentare a notare delle anomalie nei conti. L’indagine è quindi arrivata alla Guardia di Finanza di Gallarate che ha accertato il tentativo di svuotare la società in fallimento in favore di altre aziende sempre riconducibili alla stessa famiglia, senza farsi carico dei dipendenti e degli eventuali creditori, e l’utilizzo disinvolto dei conti della società in difficoltà per spese familiari, come prodotti di elettronica e piscina.