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MILANO – “E’ importante che le persone con più di 70 anni sappiano che, se si ammalano” di Covid-19 e per caso “dovessero arrivare in rianimazione, uno su due morirà . Questa è l’informazione importante che dobbiamo dare” per invitare gli anziani a proteggersi secondo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, oggi ai microfoni di ‘Radio anch’io’ su Rai Radio 1.
   Invitato a rispondere alle domande degli ascoltatori, molte delle quali relative all’ipotesi di ‘separare’ gli over 65 per proteggerli dal contagio, Remuzzi – settantenne – spiega di preferire le raccomandazioni agli obblighi: “Credo poco a lockdown e a tutte queste cose – afferma – Credo invece in un coinvolgimento delle persone più a rischio, perché sappiano i comportamenti che devono tenere. Chi non vuole avere nessun problema stia a casa”, ma “deve essere una decisione sua”. Invece “chi pensa di avere una vita attiva” a cui non può rinunciare, “deve sapere che negli ambienti che frequenta rischia di ammalarsi e che, se dovesse andare in ospedale e star male, ha molte più probabilità di morire”. Quindi “prudenza estrema”, invita lo scienziato.
   “Prudenza estrema e soprattutto – aggiunge – lente di ingrandimento su questa fascia d’età . Se noi la proteggessimo, che vuol dire anche avere delle Rsa all’altezza, perché sulle Rsa dobbiamo avere grandissima attenzione, allora saremmo capaci di evitare tantissime morti”. Non solo: risparmieremmo anche, considerando che “noi dedichiamo agli anziani l’80% delle risorse, il che è giustissimo, ma se loro si proteggessero” sarebbe meglio.
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