Verso mezzogiorno di ieri nella Casa Circondariale di MILANO San Vittore un cortocircuito in un quadro elettrico ha sprigionato un principio di incendio e soprattutto moltissimo fumo, diradatosi solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco.
Non è stato possibile per ore ripristinare la fornitura di energia
elettrica al terzo reparto del penitenziario con il rischio
concreto che debbano essere trasferiti in altre carceri molti
detenuti, forse 250. Per fortuna non ci sono state conseguenze né
per i ristretti né per gli operatori. “Se non stessimo parlando di
un principio d’incendio, potremmo di certo dire che piove sul
bagnato. A San Vittore in soli 484 posti disponibili, sino
all’evento di oggi, sono stipati ben 1.109 detenuti, con un
sovraffollamento del 229%. E non va molto meglio nelle restanti
carceri della regione, dove verosimilmente verrebbero trasferiti
gli sfollati di San Vittore, qualora, com’è pressoché certo, se ne
confermasse la necessità.
In tutta la Lombardia, infatti, i
reclusi sono 8.872, mentre i posti disponibili (compresi quelli
divenuti inagibili di San Vittore) sono solo 5.638, con un
sovraffollamento medio di oltre il 157%.



















