MILANO – Il 30% degli anziani lombardi ha subito un peggioramento del proprio stato psicologico rispetto al periodo precedente al lockdown. Lo rileva uno studio di Spi Cgil Lombardia in collaborazione con l’Istituto Mario Negri e presentato durante il convegno in diretta Facebook ‘Ci dicevano ‘Andrร tutto bene’. Lo studio si รจ interrogato su diversi fattori che hanno inciso sulle condizioni fisiche, psicologiche e di salute degli anziani, una delle categorie piรน colpite dal periodo del lockdown: l’impossibilitร di vedere i familiari, le lunghe giornate in solitudine, oltre che l’ansia e la paura di fronte a un’emergenza sanitaria sempre piรน crescente.
Di che cosa hanno avvertito di piรน la mancanza? Come hanno trascorso il tempo dell’isolamento? E piรน in generale, che tipo di vita fanno i nostri anziani normalmente dal punto di vista delle attivitร culturali, sportive, ricreative? Lo studio รจ basato sul questionario distribuito a 1480 over 65 residenti in Lombardia tra i mesi di luglio e settembre. Una fotografia della condizione degli anziani e di come il Covid -19 abbia cambiato le loro vite. La valutazione รจ stata effettuata su 1480 residenti in tutti i territori della Regione Lombardia, di cui 647 donne e 817 uomini, con un’etร media di 69 anni e un livello medio di istruzione (il 39.4% possiede la licenza media, il 38,3% un diploma). La maggior parte ha dichiarato di vivere con il partner, di avere figli e, in alcuni casi, dei nipoti.
L’indagine si รจ addentrata fin da subito nell’emergenza sanitaria, facendo emergere dei dati molto significativi. Mentre il 52% degli intervistati dichiara di aver avuto un cambio di abitudini a seguito della diffusione del virus, un buon 47% dichiara di non aver subito modifiche alla propria vita. La metร degli over 65 coinvolti nello studio, dunque, conduceva una vita in casa anche prima delle restrizioni causate dall’emergenza sanitaria.