GERENZANO VA – Nella lotta al coronavirus un contributo importante, viene senz’altro dalla ricerca e dalle aziende farmaceutiche. Lo sforzo per trovare il vaccino, in questi giorni da parte di ricercatori e scienziati è notevole.
E in quest’ottica è notizia di questi giorni pubblicata dal Corsera e da altri grosse testate nazionali, la messa a punto da parte della DiaSorin – multinazionale italiana della diagnostica in vitro, su sangue e tessuti, con una sede anche a Gerenzano nel Varesotto – che ha completato gli studi per supportare l’approvazione nell’Ue e negli Stati Uniti di un innovativo test molecolare per l’identificazione rapida del nuovo COVID-19.
La tecnologia sviluppata dalla multinazionale con sede centrale a Salluggia (VC) consentirà di ridurre di parecchio i tempi per ottenere i risultati del tampone. Non ci sarà, infatti, più da attendere come adesso 5/7 ore per un tampone con la necessità di ripeterlo una seconda volta per sicurezza. Ma il nuovo tampone che sarà a breve messo in commercio permetterà di ridurre notevolmente i tempi d’attesa, fino a circa 60 minuti.
Un passo avanti notevole, soprattutto per la diagnosi della malattia e non andare ad intasare ulteriormente i nostri ospedali che sono già in forte sofferenza, oltre al fatto di poter decentrare quest’attività di screening essenziale e propedeutica al successivo ricovero.
L’aspetto doppiamente interessante di questa notizia è che accanto alla dott.ssa Giulia Minnucci, R&D Director Europe in DiaSorin hanno collaborato alla messa a punto di queste nuova metodologia anche tre ricercatori del Magentino. Si tratta di tre professionisti che vivono nella zona tra Magenta e Mesero. Indubbiamente, un orgoglio per il nostro territorio.
F.V.