Corbetta: Progetto 300+1, Albatros, San Vincenzo, Mino Mino Cuoricino alla Rsa don Felice Cozzi per un dono alle ospiti

La solidarietà fa rete tra le associazioni.

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Ieri la RSA Don Felice Cozzi di Corbetta ha ricevuto un regalo speciale per i suoi ospiti: caldi e colorati scialli realizzati a mano dalla mamma di un beneficiario del progetto 300+1. Un gesto di solidarietà che dimostra ancora una volta l’importanza di fare rete sul territorio, non solo per aiutare chi si trova in difficoltà, ma anche per creare legami che arricchiscono la vita di tutti. Grata al Progetto 300+1 per aver accolto suo figlio tra i servizi offerti, la signora ha deciso di donare le sue creazioni di lana e cotone come segno di riconoscenza in particolare verso le volontarie della San Vincenzo, Caritas e Non di Solo Pane, che nel progetto si occupano della prima accoglienza, indirizzando le persone ai servizi necessari per emergere dal disagio economico e sociale.

Questa generosità è stata accolta con entusiasmo dalle volontarie. Gabriella Cellamare, volontaria dell’associazione San Vincenzo di Magenta, ha commentato: “Siamo davvero grati a questa mamma per il suo bellissimo dono. Poiché i beneficiari del progetto 300+1 non rientrano pienamente nel target per questo tipo di articoli, abbiamo subito pensato che gli scialli potessero essere un perfetto regalo di Natale per le ospiti di una casa di riposo. Ci siamo quindi rivolti al progetto Mino Mino Cuoricino, che da sempre sostiene il territorio con iniziative benefiche, e che ci ha aiutato ad individuare la struttura più idonea e ha acquistato la lana necessaria per realizzare altri scialli.” Laura Di Rocco, della cooperativa sociale Albatros e coordinatrice per il territorio magentino del progetto 300+1, ha aggiunto: “Fare rete è un concetto centrale nella nostra progettazione.

La missione di 300+1 è aiutare le persone in difficoltà a riacquisire benessere, attraverso percorsi di sostegno psicologico, educazione finanziaria e reinserimento lavorativo. È positivo che anche la RSA Don Felice Cozzi abbia conosciuto il progetto, aprendo la strada a possibili collaborazioni.” La direttrice della RSA, Francesca Reverdito, ha espresso gratitudine per il gesto: “Ringrazio per questo dono che utilizzeremo per arricchire la tombola di Natale, una delle attività più amate dai nostri ospiti, organizzata per creare momenti di gioia e intrattenimento.” Anche Lele Cavallotti del progetto Mino Mino Cuoricino ha condiviso il suo entusiasmo: “Ho avuto il piacere di collaborare con la Don Felice Cozzi in diverse occasioni. È sempre una gioia contribuire a rendere più felici le giornate degli anziani ospiti della struttura.”

Cos’è 300+1? Attivo nei 49 comuni dell’Abbiatense, Altomilanese e Magentino, 300+1 mira a
rispondere ai bisogni di individui e famiglie in condizioni di disagio socioeconomico non ancora
supportati dai servizi locali. Il progetto, promosso da Comuni e una vasta rete di enti, offre un aiuto
concreto attraverso: orientamento e inserimento lavorativo, con percorsi di formazione e tirocini
professionalizzanti; sostegno economico, tramite prestiti solidali e percorsi di educazione finanziaria; benessere psicologico, grazie a incontri di supporto psicologico ed educativo, per promuovere l’empowerment delle persone coinvolte. Promosso dalla Cooperativa Sociale Albatros come capofila di una vasta rete di enti territoriali, il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Comunitaria Ticino Olona e, nel magentino, con il gruppo di volontari della San Vincenzo, Caritas e Non di Solo Pane. Il progetto 300+1 è inserito nella linea di azione “Co-progettazione territoriale”, promossa da Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con la rete delle Fondazioni di Comunità attivate e sostenute da Fondazione Cariplo. La Linea di azione “Co-progettazione territoriale” è stata avviata nel 2021 per promuovere, nei territori di riferimento delle Fondazioni di Comunità, l’emersione e il rafforzamento di reti composte da attori del pubblico e del privato sociale l’elaborazione di progetti condivisi per il contrasto della povertà e della vulnerabilità.

I progetti sostenuti puntano a ridurre la fragilità delle persone e delle famiglie, con una particolare
attenzione ai nuclei familiari con figli minori e a quelli non ancora supportati dai servizi del territorio. Gli interventi affrontano la povertà economica nelle sue molteplici accezioni -alimentare, lavorativa, abitativa – e prevedono azioni strutturate e di medio-lungo periodo mirate a consentire la
fuoriuscita da situazioni di bisogno e interventi di tipo emergenziale per far fronte alle necessità più
urgenti. Le risorse a disposizione per la Co-progettazione territoriale ammontano a oltre 10 milioni di euro.

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