Alle 23 della seduta di ieri, appena prima di discutere il bilancio, i consiglieri di Lega, Pd e 5 Stelle hanno abbandonato l’aula
CORBETTA – Colpo di scena al Consiglio comunale di ieri sera a Corbetta. L’ordine del giorno da 22 punti, comprensivo del bilancio previsionale del prossimo triennio, ha suscitato la clamorosa protesta delle minoranze, che attorno alle 23- dopo aver discusso i primi 10 punti- hanno abbandonato l’aula.
Ha preso per primo la parola Riccardo Grittini (Lega), secondo cui “stasera non sembra di essere a Corbetta ma in Sudamerica: non è possibile convocare un consiglio da 22 punti all’ordine del giorno, mettendo in coda un tema come il bilancio. Noi a questo gioco non ci stiamo, e a malincuore abbandoneremo i lavori”.
Ha rincarato la dose Fulvio Rondena, capogruppo Pd, il quale citando un libro del professor Giovanni Sartori ha chiesto “più rispetto per le minoranze. In politica e in democrazia non conta solo vincere o perdere, ma come si vince o si perde. E questo non è il modo corretto di trattare noi dell’opposizione”.
Sulla stessa linea il consigliere del Movimento 5 Stelle e Annamaria Noè della Lega.
Mentre usciva dalla sala, il consigliere Mimmo Scarfò (del Pd) ha avuto un battibecco col presidente del Consiglio comunale, Alessio Urbano.
Il sindaco Marco Ballarini, intervenendo dopo la eclatante protesta, si è detto dispiaciuto “perché a Corbetta questa sera, per la prima volta, abbiamo portato in approvazione il bilancio previsionale dei prossimi tre anni”.
Tra i banchi del pubblico, mentre i consiglieri di opposizione uscivano, sono comparsi cartelli con la scritta ‘Rispetto’ e ‘Vergogna’.
Per il sindaco Ballarini e la maggioranza, insomma, un altro passaggio difficile dopo le polemiche su quanto sta accadendo al comando di Polizia Locale.