CORBETTA – Non possono non cogliere di sorpresa tutti gli osservatori della politica di Corbetta le dimissioni ‘a ciel sereno’ di Maurizio Cattaneo, uno dei pretoriani del sindaco Marco Ballarini, ‘sopravvissuto’ nel passaggio da Antonio Balzarotti allo stesso Ballarini, unico della vecchia giunta di Lega e centrodestra, assieme ad Andrea Fragnito.
Stupiscono perché in occasione dell’ultimo consiglio comunale Cattaneo era parso sereno e sorridente, anche allorquando le minoranze avevano abbandonato l’aula mentre lui stesso- da assessore al Bilancio- stava cominciando ad esporre i procedimenti contabili.
Il feeling tra lui, Ballarini e la maggioranza pareva ben saldo. Niente faceva presagire le dimissioni di oggi, seguite a un percorso pare molto sofferto nelle ultime ore, compreso passaggio e saluto in biblioteca e in Comune.
Ancora una volta (le dimissioni lampo del fu assessore Parenti sono un caso a sè, evaporato subito dopo essersi verificato) si dimostra il carattere di ‘(auto)sufficienza autocratica’ di Marco Ballarini. Che governa con liste civiche o simil politiche (Viviamo Corbetta è un contenitore moderato centristra dove coesistono espressioni diverse), senza una vera mediazione con partiti che siano ALTRO da se stesso (Ballarini), mentre invece- si guardi il caso di Magenta- dove il sindaco di Corbetta organizza correnti o simil tali, queste ultime sono percepite come organismo quasi autonomo.
Del resto è il paradosso continuo di un politico scaltro e su piazza da anni, prima in Forza Italia, poi vicino a Guido Podestà (fuoriuscito dagli azzurri), quindi quel che era dei centristi alfaniani, poi in giunta col centrodestra e la Lega, abbandonati a un mese e mezzo dalle elezioni del 2016, da ultimo (capolavoro di situazionismo politico) coordinatore di collegio di Forza Italia, partito al quale non era iscritto.
Cattaneo era forse il più politico dei ballariniani post 2016, essendo quello di Fragnito un profilo connotato anche sotto il profilo tecnico.
Via lui, siccome da un anno e mezzo il livello di dissenso dimostrato dalla maggioranza è lo stesso che si percepiva nei Comitati Centrali del Partito Comunista della Germania Democratica dell’Est, si dimostra ancora una volta come a Corbetta, città importante e dalle tradizioni politico-democratiche di elevato spessore, negli ultimi decenni, si stia sempre più rafforzando il profilo dell’Uomo Solo al Comando. Peccato che Ballarini, ex arbitro di calcio, non sia un emulo di Fausto Coppi.
Fabrizio Provera