CORBETTA – “Il 23 aprile, sotto l’egida pubblicitaria della “nuova Alba”, il Sindaco “che una ne pensa e cento ne fa”, ha ufficialmente lanciato una campagna di test “Covid-19 a domicilio per tutte le aziende di Corbetta ed i lavoratori ” (testuale dalla pagina FB del Comune).
Lasciando perdere le reazioni stizzite del Sindaco alle nostre domande – che continueremo a fare sino a che non darà risposte chiare, trasparenti e documentate, perché di propaganda non si vive, di verità sì – pensiamo che su questo tema vada fatta prima chiarezza e poi qualche domanda. A cui il Sindaco sarà bene che risponda.
Pensiamo, infatti, che quanto fatto da Ballarini rispetto ai test abbia il profilo della gravità: questi test non servono pressoché a nulla. Non entriamo nel merito tecnico della questione ma ci basta citare la circolare del Ministero della Salute che – in data 3 aprile 2020 – spiega a chiare lettere che “I test sierologici rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG ( come quello pubblicizzato dal Sindaco), non possono, allo stato attuale sostituire il Tampone nell’identificare i soggetti infetti e contagiosi.”
Ma non basta: a ritenere completamente inadeguati i test della nuova Alba per quelle che paiono essere le intenzioni rassicuranti del Sindaco è anche il Comitato Scientifico della Società Italiana di Medicina del Lavoro che in sostanza conclude il suo documento dicendo che tali test “non sono indicati per finalità diagnostiche e prognostiche ed epidemiologiche nell’attuale contesto emergenziale COVID-19”.
In sintesi, ci verrebbe da dire, che questi test non servono a niente – se non a chi li effettua a pagamento – poiché non forniscono nessuna patente di immunità.
Secondo: non essere rigorosi su tali passaggi è pericolosissimo poiché può indurre chi si sottopone a tali test, risultando immune senza esserlo, a non prestare tutte le attenzioni a cui ci si raccomanda per prevenire la diffusione del virus.
Ecco quindi le domande al Sindaco:
– È consapevole che tali test non hanno alcun valore riconosciuto da tutti gli enti sanitari?
– In ogni caso, tali test sono marchiati CE? Perché se non lo fossero devono essere maneggiati solo da personale che abbia qualificazione e competenza nel merito
Per l’individuazione della società che effettuerà i test quale procedura è stata seguita?
– È consapevole il Sindaco che con l’ufficiale sostegno a tale campagna di analisi non validate da alcun ente, si assume una enorme responsabilità pubblica?
– E, infine, date tutte questi margini di incertezza, ci chiediamo: cui prodest?
Fiduciosi, come sempre, aspettiamo risposte puntuali. Non insulti, ma risposte.
I gruppi politici di Corbetta:
-PARTITO DEMOCRATICO
-SINISTRA PER CORBETTA
-LISTA CIVICA IL GABBIANO
-MOVIMENTO 5 STELLE
“Francamente e più volte da queste colonne abbiamo criticato il modo di fare del Sindaco Marco Ballarini – giustamente come si scrive in questa nota – “che una ne pensa e cento ne fa”. Non ci piace e lo abbiamo sovente rimarcato, il suo modo d’agire spesso da “rapace” della politica, così come i toni trionfalistici da campagna elettorale permanente h24 che sono il suo tratto distintivo. Ciò detto, il test Covid previsto nel cosiddetto “Piano Nuova Alba” – anche qui toni dell’annuncio sempre molto pacati come si vede … – non ci trova contrari. Le ragioni sono differenti. In primo luogo – al netto che le richieste di trasparenza avanzate dalle minoranze sono più che accettabili – perché non è obbligatorio. Ognuno può scegliere liberamente se farlo o meno. E’ una possibilità in più offerta al cittadino. Posto, appunto, che non trattasi del classico tampone. In secondo luogo, iniziative del genere sono state avviate da molti amministratori di diverso colore politico un po’ in tutta la Lombardia e non solo. Sono iniziative tese a cercare di contribuire a saperne di più sul virus e sul suo contagio, premesso che oggi sia i virologi, sia i vari Comitato Scientifici, che anche nella nota delle minoranze vengono citati, non pare abbiano le idee granché chiare, visto che l’unica risposta da parte delle presenze fisse nei talk show tv è lo ‘stare a casa’. Giustamente si citano i tamponi di ATS e Regione Lombardia. Ma la domanda, banale e scontata è: quando arriveranno questi benedetti tamponi? Probabilmente, per riuscire a farli a pioggia su tutta la popolazione lombarda o, comunque su quella che potrebbe aver contratto il virus o esserne venuta in contatto – già ma chi ce lo dice poi ? Con quale presunzione ? – dovremo attendere con buona pace al 2021 e oltre vista l’attuale cadenza. E allora forse il Sindaco di Corbetta non ha tutti questi torti a giudizio di chi scrive. Certo, oggi molti potrebbero gridare al presunto business di chi somministra questi test. Ma se la mettete su questo piano, allora, prendetevela anche con chi produce plexiglass che sta facendo una vera fortuna o sparate su chi fino all’altro giorno ha venduto e vende tuttora dispositivi di sicurezza con rincari pazzeschi. E’ un ragionamento che non tiene. Per il resto, alla luce dei chiarimenti legittimi richiesti dalle opposizioni, preferiamo un Sindaco che agisce e si assume delle responsabilità a chi inerte aspetta i tamponi di ATS. Perché spiace dirlo ma è un po’ come dire aspetta e spera…”
F.V.