MAGENTA – C’erano tutti, o quasi, i tanti che l’hanno conosciuto e gli erano affezionati, legati, vicini. C’era Beppe Facchinetti, che sul registro del commiato ha scritto semplicemente ‘Beppe’; le autorità che hanno proclamato per oggi il lutto cittadino; tanti amici con macchine fotografiche e videocamere tra le mani.
Come avrebbe fatto lui. Ma Gianni Saracchi non ha potuto ovviamente immortalare sulla carta fotografica le sue esequie funebri, appena concluse nella chiesa parrocchiale di una Corbetta che si è accomiatata da lui vestendo il cielo a lutto, le nubi grigie e una leggere pioggerellina.
A quasi 92 anni Gianni Saracchi ha lasciato Corbetta, e adesso si starà scambiano sorrisi con i Pisani Dossi e Luciano Prada.
Salvatore Mattina, nella intensa orazione finale letta dal pulpito, ha parlato dell’amore di Gianni Saracchi per i viaggi. Beppe Facchinetti, sul sagrato, ci ha ricordato di quando arrivarono a New York atterrano all’hotel Plaza.. in elicottero.
Che vita piena e (ben) spesa, quella di Gianni Saracchi. E allora ha ragione Mattina: l’Archivio Saracchi deve vivere molto di più, ogni anno, più volte l’anno.
Perché non può mica finire così.. Tranquillo che non finirà qui, Giann.
Saluti dal bar.
F.P.