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Dall'archivio:

Corbetta, CDX unito ma adesso fuori il candidato, sennò sarà dura scalzare Ballarini

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CORBETTA –  La conferenza stampa convocata dai partiti del cosiddetto “Centro Destra originale” venerdì pomeriggio all’Hotel Diamante, ci ha detto alcune cose che in questo articolo cerchiamo di analizzare insieme a voi. Primo dato di fatto, evidente, lapalissiano: Marco Ballarini non è e non sarà il candidato Sindaco di questo Centro Destra.

Lo scenario, peraltro, è in parte simile a quello di cinque anni or sono, quando, il CDX, tenuto insieme da una figura bonaria, il classico buon amministratore amato in città – il compianto Antonio Balzarotti – implose all’atto della sua scomparsa, coi suoi personalismi, proprio poche settimane prima del voto. La Lega alla quale poi si accodarono altre sigle più o meno civiche, mise in campo, un novizio della politica,  Luca Ferrari  che nonostante, poco o nulla sapesse della macchina amministrativa (l’ultima volta che aveva votato ci disse che era per i Repubblicani di Spadolini ….ndr), seppe raccogliere un voto egregio che lo portò a sfiorare il ballottaggio con Ballarini, che poi ebbe vita facile con Rondena, vincendo con il 57,45% dei voti. 

La coalizione per l’esattezza era la seguente: Lega Nord e Progetto Corbetta (ossia l’alleanza di Fratelli d’Italia, lista civica Balzarotti e Movimento Italia per Corbetta, composto da molti aderenti e persone vicine a Forza Italia). 

Dall’altra parte Ballarini, Vice Sindaco uscente con un pezzo preponderante di Forza Italia, la Lista civica Viviamo Corbetta, Forza Corbetta e Rivoluzione Cristiana.   Insomma, pur se oggi nel Cdx c’è un po’ più di ordine – Forza Italia a parte dove regna il caos assoluto tra comunicati del Regionale, del Commissario Provinciale che si accoda al ‘diktat’ di Comazzi, e i ribelli locali guidati da Urbano (ma è un refrain che si vede in molti Comuni dell’est Ticino da anni) – non ravvediamo grosse distanze rispetto a quanto accadde un lustro fa.

L’unico grosso elemento di discontinuità a livello numerico è dato da Fratelli d’Italia. All’epoca agli albori del suo percorso politico, ed oggi almeno per i sondaggi, un partito capace di contendere lo scettro del primo partito del Cdx alla Lega di Salvini. Ma attenzione, stiamo parlando di sondaggi, e soprattutto c’è sempre una profonda discrasia tra le Politiche dove si gioca il valore del ‘brand’ e le amministrative dove persone e preferenze fanno la differenza. 

 

Vi è poi un’altra piccola sostanziale differenza, piaccia o no, Marco Ballarini in questi cinque anni, ha governato e amministrato secondo una regola – da lui a volte fin troppo esasperata ma oggettivamente corretta – “che un buon Sindaco è in campagna elettorale permanente 24 ore su 24, dal giorno del suo insediamento”. 

Ed è quanto ha fatto Ballarini. Che certo con il suo carattere non semplice, di sicuro, si è fatto molto nemici (la vicenda giudiziaria in corso che lo vede coinvolto con la Comandante della PL Vismara è emblematica), ma è altrettanto vero che con il suo voler fare e decidere, si è attirato anche le simpatie di molti suoi concittadini. Un Sindaco che fa – anche se a volte sbaglia – è sempre meglio di uno impavido, che traccheggia, che lascia spazio agli altri.

Quanto meno il ‘Balla’ ha rischiato, certo spesso ha debordato, non avuto un’interlocuzione per così dire facile col territorio. Però, indubbiamente, tutto questo dovrà essere messo sul piatto della bilancia, dal Cdx ufficiale nella scelta di una figura di spessore e all’altezza del suo rivale che andrà allo scontro secondo la regola che forse più lo esalta nel suo ego: “Ballarini contro tutti”. 

Sul fronte del Centrosinistra, Antonio Cipriano candidato della coalizione di estrazione aclina,  potrebbe ottenere qualche vantaggio da questi dissidi interni al CDX. Ma pensiamo che alla fine la partita sarà tutta interna al CDX.  Perché è dai tempi di Prina, Parini e Maggioni che il CSX a Corbetta sembra avere staccato la spina. 

Con Ballarini che avrà dalla sua il vantaggio, non di poco conto, di aver amministrato per un quinquennio e di poter rivendicare risultati tangibili raggiunti dalla “sua” Corbetta. Alla fine pensiamo che al cittadino medio che va a votare interessi questo. Le situazioni grottesche tipo quelle che vive Forza Italia, alla stregua di una guerra tra bande, è roba solo per gli ‘addetti ai lavori’ e per i suoi ‘capibastone’ e cacicchi. 

L’unico elemento che in questo senso potrà fare la differenza è capire se gli azzurri che staranno dalla parte del Sindaco saranno quelli con le preferenze o meno.  Poi, i simboli, tanto più per un brand sbiadito come quello azzurro, a livello civico amministrativo lasciano il tempo che trovano.

Da qui il consiglio di TN al CDX ‘ufficiale’ ad accelerare il programma ed annunciare entro fine mese lo sfidante di Ballarini.

Perché con l’estate di mezzo, le difficoltà ancora legate al Covid, non sarà facile per nessuno scalzare dallo scranno di primo cittadino chi ha gestito comunque con coraggio e intraprendenza una delle fasi storiche più difficili degli ultimi cinquant’anni della nostra Repubblica. E visto che tanto si parla di Cesarismo….. in questo caso è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare.

F.V

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