“Baby gang” nel mirino. La legge regionale 1/2017 cambia nome e non riguarda più soltanto il bullismo e il cyberbullismo ma d’ora in poi mette in campo e sostiene anche nuovi interventi regionali destinati a prevenire e contrastare il “fenomeno delle baby gang che compiono atti illegali o criminali”.
Lo ha deciso la Commissione Cultura, presieduta da Anna Dotti (FdI), approvando a maggioranza le modifiche alla legge con l’introduzione di integrazioni e miglioramenti rispetto al testo del 2017. “Esprimo soddisfazione per un provvedimento che focalizza ulteriormente l’attenzione su un tema particolarmente delicato e che interessa da vicino famiglie e giovani – sottolinea la Presidente Dotti – evidenziando la necessità di fare sinergia per promuovere la cultura della prevenzione e della legalità”.
“Quello delle baby gang -spiega il relatore del provvedimento, Floriano Massardi (Lega)- è un problema nazionale, particolarmente diffuso nelle grandi città e nelle periferie nel Nord Italia, e va affrontato con determinazione per evitare che questo fenomeno dilaghi ulteriormente. Bene l’approvazione di oggi in Commissione della proposta di legge, una iniziativa fortemente voluta dalla Lega per contrastare le violenze, gestire i reati commessi da minori, nella maggior parte dei casi di origine nordafricana, e introdurre misure per facilitare la rieducazione degli stessi con un approccio complessivo che affronta sia il disagio giovanile sia le tematiche della sicurezza urbana”.