MAGENTINO – Magenta introdurrà il Daspo Urbano, una delle nuove norme molto discusse da alcuni (ma in realtà rivelatosi già molto efficace) tra quelle introdotte dal ministro dell’Interno, Marco Minniti.
Il regolamento di Polizia Locale è stato illustrato dal sindaco Chiara Calati, essendo il vicesindaco Simone Gelli a casa con la febbre.
“Ribadiamo la nostra attenzione alla sicurezza, per questo aggiorniamo un regolamento che risale al 2002”, ha esordito il sindaco, “per poterci adeguare ai tempi che corrono. Introdurremo il Daspo Urbano, che trova in questo regolamento la sua espressione, come dicemmo già in campagna elettorale. Sono stati inseriti il contrasto a fenomeni come la prostituzione, che a Magenta non viene peraltro esercitata, ma lo abbiamo fatto sempre per esigenza di sicurezza e per cautelarci. Abbiamo introdotto norme per la quiete in luoghi pubblici”.
E’ poi toccato al comandante Monica Porta illustrare il documento nel dettaglio. “Queste norme normano e regolano la vita di una città e danno strumenti stabili nel tempo, alla Polizia Locale ma non solo, per tutelare la sicurezza del cittadino. Le nuove facoltà concesse ai sindaci dotano i Comuni di ulteriori strumenti. Il nuovo regolamento è composto da sei titoli, dalle quiete pubblica alla polizia amministrativa sino alla tutela contro il degrado”.
Il Daspo, ha precisato il comandante Porta, perimetra le aree ove sarà possibile disporre l’ordine di allontanamento se viene limitata la libertà di movimento delle persone.
Un Daspo non si applica al semplice questuante, viene applicato dalla Polizia Locale per chi “in modo molesto porta turbamento alle persone nel loro muoversi, soprattutto se si pongono in essere comportamenti molesti”.
Le sanzioni andranno da 100 a 300 euro, e il Questore può decidere l’allontanamento da una città per un periodo che va da 6 mesi a 5 anni. Si tratta di una misura eccezionale e molto atipica, per il momento attuata a Legnano e Sesto San Giovanni.
Il daspo urbano colpirà inoltre chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo. La competenza all’adozione dei provvedimenti è del sindaco del comune interessato e i proventi delle sanzioni sono destinate ad interventi di recupero del degrado urbano.
Le aree individuate dal regolamento- ha proseguito il Comandante- sono la stazione ferroviaria, l’ospedale, la zona del Sert, il parcheggio di via Rossini, la ZTL e le aree limitrofe del centro (via Mazzini, Volta, biblioteca ed aree dove ci sono molte persone).
Specifiche norme colpiranno la prostituzione e gli schiamazzi che si verificano fuori dai bar e dai locali pubblici, tra le 24 e le 7.