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Connessioni e colore: un successo il progetto di Fucsina con la Primaria di Pontenuovo

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Connessioni: questa è la parola che esprime il senso profondo del progetto. Perchè? Prima di tutto, perchè questo progetto ha preso vita solo grazie alla collaborazione tra l’Associazione Fucsina, l’Arch. Chiara Sangalli dello studio LASCIAlaSCIA e il corpo insegnanti della Scuola Primaria Gianna Beretta Molla.

PONTENUOVO DI MAGENTA – Il fulcro di questo progetto è un’opera, CLOUD – Struttura G0078 dell’urban artist Giulio Vesprini, che è anch’essa frutto delle connessioni tra artista e cittadini, territorio e storia, terra e cielo. Progetto il cui fine è proprio quello di riconnettere i bambini con la storia della propria città attraverso il filo conduttore del colore e delle forme, per immaginare insieme a loro nuovi scenari.

Centra un altro obiettivo importante l’associazione Fucsina, che in pochi anni di attività è riuscita nel far emergere la predominante ‘connessione’ (appunto) tra la città di Magenta e il colore (primario) che in tutto il mondo è associato come noto al suo nome.

Chiara Sangalli

D’altro canto è proprio Fucsina ad averci rammentato che “Il colore non è solo un colore, ma anche ricordo, sensazione, emozioni. Per questo stimola nelle nostre menti immagini particolari”.

E sempre grazie a Fucsina avevamo appreso, ad inizio del 2023, qualcosa di straordinario che forse non è ancora stato colto nella sua esatta dimensione (ma c’è ancora tempo…): “Un colore non convenzionale per tempi non convenzionali”: il colore dell’anno 2023 sarà il magenta. E non per caso: dal giorno in cui è stato sintetizzato per la prima volta, il magenta, con la sua natura prorompente, ha influenzato prima il mondo della moda, poi quello dell’arte e della cultura tutta. Il nome di questo colore porta con sé una storia, profondamente legata al nostro territorio, che lo ha reso ancor più denso di significato: perciò oggi, a distanza di 163 anni, viene scelto ancora una volta per la sua forza immaginifica. Il colore che influenzerà moda, arte e design nel 2023 è “assertivo, ma non aggressivo”, “proietta dinamismo” e la sua “esuberanza promuove gioia e ottimismo”.

E allora varrà la pena di sottolineare la positività e l’originalità del progetto appena concluso con le scuole primarie di Pontenuovo, coordinato come detto poc’anzi dall’architetto Chiara Sangalli, che dalla ‘crew’ di Fucsina ha portato la sua passione e la sua conoscenza con alunni di cinque classi e i docenti.

“E’ stata un’esperienza estremamente positiva”, di dice Chiara, “a partire dalla buona riuscita di un’idea che era tutta ideata e centrata sul colore e sui monumenti della frazione. E’ stato bellissimo rendersi conto, assieme ai bambini e bambine coinvolti, come a Pontenuovo ci sia tantissima storia in così poco spazio”. Basti pensare alla ex Saffa, dove gli edifici furono progettati da illustri esponenti dell’architettura italiana del ‘900 tra cui Giò Ponti (con cui SAFFA aveva già avviato una collaborazione per la realizzazione di mobili componibili) e Giovanni Muzio, che firmò anche la chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore, davanti alla quale, il 4 giugno 2022, (anniversario della Battaglia), era stata inaugurata l’opera di tatticismo urbano “CLOUD – Struttura G0078”, disegnata dallo street artist di fama internazionale Giulio Vesprini e realizzata in modo partecipativo dai cittadini e dalle associazioni della città.

Muzio fu chiamato dalla Saffa anche per disegnare il teatro e la scuola materna, tutte opere realizzate nel Dopoguerra.

“Essere stata la docente di questi ragazzi fantastici mi ha riempito di gioia: ho constatato che hanno una fantasia incredibile e pazzesca. Con loro sono partita dalla installazione nella piazza, da lì i bambini si sono ritrovati col colore, un modo per inventarsi scene ideali per il gioco e lo svago, ma anche la consapevolezza. Conclusa questa esperienza dico che ci piacerebbe molto, come Fucsina, riproporre questa attività dedicata al colore”, aggiunge Chiara, che ricorda anche la bellezza dell’avere spiegato la genesi del colore Magenta, dei colori primari e quindi della loro importanza. “Il tema del Magenta ha fatto molta presa. Si rendono conto di quanto sia importante. Ma se è la città del colore perché non è tutto colorato, m’hanno detto istintivamente: questo fa capire la freschezza del loro pensiero. Professionalmente mi occupo di altro, ma devo riconoscere che essermi calata nella parte di ‘co docente’ è stato bellissimo”, conclude il giovane architetto.

Del tutto condivisibile: sarebbe bello che l’esperienza fosse ripetuta sin dal prossimo anno nelle altre scuole di Magenta.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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