La variante così come è stata proposta e, ormai approvata definitivamente, dovrà essere necessariamente sostenuta da strade alternative. A pagare il prezzo maggiore sono gli abitanti della piccola frazione di Pontenuovo di Boffalora. Quel piccolo agglomerato diventerà un minuscolo villaggio incastrato tra due strade a traffico elevato. Una cosa non sostenibile. E, a dirlo, è la stessa sindaca boffalorese Sabina Doniselli. “Togli il traffico dalla strada statale per portarlo altrove, ma in questo modo non risolvi il problema – ha commentato – Io resto dalla parte del dialogo e mi metto sempre alla ricerca di nuove soluzioni”.
Quali potranno essere le alternative per Boffalora? “Il lavoro insieme ad Anas e Regione – dice – verte sulla necessità di realizzare una strada secondaria per non mettere in difficoltà chi entra ed esce dal paese”. Un dialogo che, inevitabilmente, coinvolge anche Magenta. I boffaloresi si recano spesso a Magenta e l’imbocco è quella provinciale , chiamata proprio via Magenta, sulla quale insisterà il traffico maggiore. Anche Magenta sta vivendo grandi cambiamenti, dalla ex Novaceta alla possibile nascita del Tigros e nuovi insediamenti.
“Occorrerà creare delle vie di fuga – continua Doniselli – altrimenti la rotonda del Mc Donald’s diventerà un caos”. Oltre al traffico, già elevato, che esiste adesso, sarà necessario trovare delle vie di uscita. E la proposta del cittadino che vedeva questa strada alternativa al confine tra i due comuni, interna all’area ex Saffa? “Una proposta impossibile da realizzare – ha concluso Doniselli – è bello che i cittadini si sentano coinvolti, ma il percorso per la realizzazione della variante è datato ed è stato discusso nelle varie conferenze dei servizi. Un territorio che, nel tempo, è profondamente cambiato”.