Esame di maturità: prova ambita e temuta. Purtroppo, spesso, in questo periodo ci si dimentica di quei buoni giardinieri che ci hanno coltivato durante la nostra età più fragile. Queste poche righe vogliono essere un ringraziamento a chi mi ha permesso di migliorare, a chi mi ha insegnato a puntare in alto.
Ringrazio chi ha saputo vedermi oltre il velo dei numeri e della burocrazia, permettendomi così di scoprire la scuola al di là della fuliggine degli esami e dell’“apprendimento forzato”. Grazie al mio professore di filosofia e storia, per aver voluto accendere in noi la fiamma viva della meraviglia, per averci insegnato a scorgere, nei secoli passati, l’uomo del nostro tempo, e per averci fatto diffidare da chi crede che la realtà sia solo ciò che si vede.
Ringrazio la mia professoressa di inglese e il professore di conversazione madrelingua per avermi sempre, incessantemente, quasi ostinatamente, spinto a migliorarmi, con la consapevolezza che, senza di loro, non avrei neanche tentato di raggiungere un livello che consideravo impossibile. Ringrazio la mia professoressa di spagnolo per essere sempre entrata in classe con un sorriso rinnovato per ciascuno di noi, per averci accompagnati lungo il cammino dell’apprendimento correggendo con pazienza i nostri errori, e per averci sempre incoraggiati ad aprirci al nuovo. Ringrazio la mia professoressa di francese, perché ha saputo trasmettere non solo nozioni, ma anche entusiasmo e fiducia; per la sensibilità con cui ha saputo valorizzare ogni minuto trascorso insieme. Ringrazio la mia professoressa di ginnastica per aver valutato l’impegno oltre il risultato raggiunto, per aver visto nel miglioramento la più grande conquista.
Ringrazio la mia professoressa di matematica e fisica per aver sempre fatto colazione con pane e pazienza, per non essersi limitata a valutare, ma per aver voluto insegnare, rispiegare e ripetere con affettuoso rigore. Ringrazio la mia professoressa di arte per avermi insegnato a guardare oltre l’apparenza, per aver valorizzato la creatività individuale e per l’attenzione dedicata a ciascuno di noi.
Ora che questo viaggio si è concluso, porto con me non solo nozioni, ma anche un’eredità di splendidi ricordi. Un grazie sincero a tutti i professori della 5A Esabac del Liceo Quasimodo di Magenta.
Francesco Bonfiglio