Altissima tensione nel carcere di COMO, dove sono ieri si sono registrati violenti disordini da parte di circa 150 detenuti, che avrebbero preso in ostaggio alcuni poliziotti penitenziari ed hanno il controllo di una intera ala della Casa circondariale.
“La situazione è molto grave”, denuncia Alfonso Greco, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Ci arrivano segnali allarmanti di una crescente tensione. La situazione è molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre Forze di Polizia, oltre a Polizia Penitenziaria degli altri istituti regionale e del Gruppo di Intervento Operativo. Mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere a Como tutelando gli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal SAPPE sui costanti e continui focolai di tensione nelle carceri lombarde”.
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta dei detenuti “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che le carceri in Lombardia sono ad alta tensione. Auspichiamo la liberazione dei colleghi sequestrati e soprattutto che l’opera di mediazione che sarebbe in corso raggiunga il risultato di far cessare le ostilità”.





















