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Dall'archivio:

Come passa il tempo… e non torna più. Massimo Moletti ricorda il grande Tonino dei Camaleonti e quella canzone dedicata ai cuori nerazzurri (VIDEO)

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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Come passa il tempo…..e non torna più Il tempo è la cosa più importante che un uomo possiede e ha una particolarità che non torna più indietro …questa giornata non tornerà più quindi vivi ogni momento come fosse l’ultimo e spendilo bene ed in allegria …

Antonio Cripezzi detto Tonino, era il cantante e tastierista del mitico gruppo dei Camaleonti e dal 1963 quando non era ancora maggiorenne ha iniziato a seguire il suo sogno di rivalsa tramite la musica diventando un sempre verde della musica Nazionale e non solo … Ha partecipato a San Remo e altri concorsi, trasmissioni nazionali e fatto numerosi concerti tutto esaurito e venduto milioni di dischi …. Un gruppo che ho imparato a conoscere da bambino perché la musica inizi a sentirla come piace ai tuoi genitori o nonni poi fratelli maggiori e infine ti fai una cultura musicale tutta tua …
 

 

Ma la canzone presentata al 20° Festival di San Remo “Eternità” , aveva qualcosa di magico e continuavo a sentirla da bambino con il buon 45 giri nel mio giradischi e sognavo di avere quella voce con quell’apertura e pienezza e complessità e tenuta ….

Poi i miei gusti passarono su altri gruppi e cantanti più recenti e con mia madre ci fu un connubio di gusto anche se il buon Tonino ha iniziato giovanissimo e negli anni ’80 non era più sulla cresta dell’onda …però poi una seconda giovinezza …
I canali privati Fininvest fanno una trasmissione ” una rotonda sul mare ” e tutte le canzoni e cantanti gruppi di quell’epoca magica tra 60/70 tornano prepotentemente in auge …
Io e i miei amici torniamo ad ascoltare i brani dei nostri genitori o zii e cantiamo perché ancora facevano venire la pelle d’oca …

 

Poi arriva il mitico San Remo 1993 quello che consacrò e lancio la mitica Laura Pausini e Tonino torna con un brano melodico nostalgico ma euforico insieme con Dik Dik e Vandelli … Il brano vuole essere un tributo a una carriera stupenda e un effetto nostalgia incredibile !!!! Anche se al Festival non va in finale nell’ultima serata ha un successo di pubblico notevole poi una cosa molto diffusa all’epoca è che veniva canticchiata e qualcuno la metteva magari con sorrisetto di chi ti fa scherzetto al Ju-box …ma in tanto la cantavamo tutti … Un po’ mi vergognavo di cantarla con i miei coetanei perché era di un trio attempato ma poi me ne fregavo perché la bella musica può essere fatta pure da un 90 enne … E comunque quella canzone mi ha regalato attimi di battiti di cuore con la tipa dell’estate di turno e gli attimi come colonna sonora …questo sono le canzoni … Le canzoni ti legano un momento le canzoni belle a più attimi , le canzoni eterne sono per sempre e Tonino e i Camaleonti di buona musica e di canzoni eterne ne hanno fatte e regalate a noi pubblico in cerca di una sinfonia per le nostre emozioni e sensazioni …

Da quel San Remo sono passati quasi 30 anni e la loro eternità è continuata resa immortale dalle piattaforme social stile You tube dove si possono vedere anche filmati dell’epoca e poi dai social network dove il nostro Camaleonte si divertiva e commentava e interagiva col pubblico …

Un uomo che regalare emozioni e pelle d’oca era la sua vita infatti aveva appena finito di fare un concerto e doveva iniziarle un altro … Su e giù dal palco perché un artista è quasi sempre un nomade che porta amore . sensibilità e allegria dove lo chiamano …

Lui è volato in cielo nell’eternità della sua arte che per fortuna resta qui nella giungla del web dove fortunatamente qualche oasi c’e’ ….

Caro Tonino sei stato una voce e un cuore che ho apprezzato molto da bambino ma anche crescendo non ti ho scordato …ma sempre apprezzato … Ora in cielo avrai tanti applausi da mia mamma e non solo …qui resterà la tua voce immortale e le tue canzoni senza tempo a regalare sempre l’ora dell’amore. 

                                                                                           A cura di Massimo Moletti 

 

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