Clima, una buona notizia. L’Anbi: in una settimana cresce del 10% il livello dei Laghi al Nord

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“A beneficiare delle abbondanti precipitazioni di inizio maggio sono i grandi laghi del Nord Italia, dove i livelli sono cresciuti in una settimana di oltre il 10%”

AMBIENTE- Il Lario (54,1% di riempimento) e Sebino (riempimento al 70%) sono tornati sopra la media del periodo, mentre il Verbano non la supera, pur raggiungendo un riempimento del 73%. Più contenuta è la ripresa del lago di Garda, che resta inchiodato ad un valore di riempimento, inferiore al 43% e con un’altezza idrometrica praticamente dimezzata rispetto alla media (cm. 54,5 contro cm. 108,3).
In Valle d’Aosta, dove sulle vette più alte è caduto fino a mezzo metro di neve (Valtournenche), i circa 50 millimetri di pioggia caduta hanno provocato incrementi di portata sia per la Dora Baltea (comunque più che dimezzata rispetto alla media storica) che per il torrente Lys. Analogamente in Piemonte, dove i rovesci temporaleschi hanno provocato frane e smottamenti in alcune zone del cuneese (a Roccaforte Mondovì: mm.170 di pioggia), si registrano consistenti incrementi di livello in alveo (ad esempio: Pesio: + m.1; Tanaro: + cm.60), pur rimanendo al di sotto dell’analogo rilevamento effettuato nel siccitosissimo 2022.

In Lombardia è importante la crescita di portata nei fiumi Adda e Serio, mentre è più contenuta per Mincio ed Oglio; migliora comunque sensibilmente la situazione idrica della regione, perchè le riserve d’acqua sono aumentate di circa 170 milioni di metri cubi e lo scioglimento delle nevi ha subìto un rallentamento: al momento il manto nevoso è superiore di circa il 16% all’anno scorso, mentre il deficit idrico sulla media storica è sceso dal 52,3% al 43,7%.
In Liguria, calano i livelli dei fiumi Entella e Vara (l’unico con portata superiore all’anno scorso), mentre Argentina e Magra restano stabili sulle altezze della settimana scorsa (fonte: OMRL).
In Veneto si alzano evidentemente i livelli dei fiume Adige (+ cm.80), mentre le portate di Livenza e Bacchiglione crescono più lentamente.In Toscana è la zona appenninica, quella più colpita dai recenti temporali: sul Mugello si sono registrate precipitazioni fino a 200 millimetri circa (Firenzuola), causando rischio esondazione per il fiume Santerno; in crescita sono anche le portate di Ombrone e Sieve, ma solo l’Arno ha un flusso superiore alla media mensile (fonte: Centro Funzionale Regione Toscana).

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