Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
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MILANO- Produrre biocarburante a basso impatto ambientale, impiegando tonnellate di rifiuti organici convertendoli in energia per veicoli, mezzi aziendali e trasporti pubblici. Questa è la sfida che la Città metropolitana di Milano si appresta a raccogliere nell’ambito della sua strategia di transizione energetica, per arrivare ad alimentare ben 39mila automobili, pari a due volte e mezzo quelle circolanti, riciclando la quasi totalità delle 200mila tonnellate di rifiuti prodotti sul suo territorio.
Una prospettiva illustrata dallo studio intitolato ”Biometano.
Potenzialità nella Città metropolitana di Milano e ruolo di Gruppo Cap”, realizzato da Kyoto Club e presentato oggi a Palazzo Isimbardi in occasione del convegno ”Economia circolare: da prospettiva a strategia industriale”, alla presenza di Ato (Ufficio d’Ambito Territoriale) e Città Metropolitana di Milano.
”Una delle principali sfide odierne è quella di rendere lo sviluppo economico compatibile con la qualità dell’ambiente – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di gruppo Cap – Il biometano per gruppo Cap rappresenta una delle sfide industriali più importanti per dare avvio a un sistema economico circolare, che prevede un percorso di valorizzazione dei propri asset, come il riuso delle nostre infrastrutture, capillarmente distribuite sul territorio”.
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