La Città metropolitana a breve attiverà un servizio di car pooling nell’area metropolitana milanese. Partendo dall’esperienza della sperimentazione avviata dal Comune di Milano negli anni scorsi, e al fine di darne un respiro metropolitano, i due Enti lo scorso 5 settembre hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la promozione di politiche di mobilità sostenibile connesse al car pooling metropolitano.
Nelle prossime settimane, Palazzo Isimbardi avvierà un’indagine di mercato finalizzata a ricevere manifestazioni di interesse degli operatori privati per attivare l’iniziativa, e il soggetto individuato potrà poi sviluppare e diffondere una piattaforma di gestione del servizio su tutti i 133 Comuni che compongono il territorio metropolitano. La volontà è quella di attivare il servizio nel più breve tempo possibile.
Il car pooling è la pratica di condividere un’auto tra due o più persone che devono percorrere lo stesso tragitto nella stessa fascia oraria, creando così degli equipaggi che intendono condividere la propria autovettura.
Il meccanismo della condivisione consente agli utenti di ridurre i costi di viaggio e di ottimizzare l’utilizzo delle auto private; inoltre, la riduzione del numero di auto circolanti contribuisce a ridurre il traffico urbano e a tutelare l’ambiente. Diversi operatori economici presenti sul mercato mettono a disposizione specifiche piattaforme per facilitare l’incontro tra le esigenze di mobilità dei cittadini, consentendo agli interessati di ricercare, individuare e selezionare persone che abbiano programmato spostamenti in auto con origini, destinazioni, percorsi ed orari compatibili con le proprie esigenze di spostamento e quindi concordare ogni dettaglio (luogo e orario di raccolta e luogo di destinazione, percorso, ecc.) del viaggio.
La Città metropolitana ha stanziato 20.000 euro mentre il Comune di Milano metterà a
disposizione una serie di posti auto gratuiti per i car pooler in alcune stazioni di interscambio, inoltre il Comune capoluogo si è impegnato ad attrezzare degli stalli in prossimità dello stadio di San Siro dedicati ai car pooler in occasione di eventi sportivi o musicali.
Così commenta il consigliere delegato alla Mobilità Marco Griguolo: “La Città metropolitana è da anni impegnata a promuovere azioni concrete per contrastare tali fenomeni e cercare di ridurre il numero di auto in circolazione. Il nuovo servizio contribuirà allo sviluppo del sistema della mobilità intermodale metropolitana. Infatti, la maggior parte degli spostamenti per motivi di lavoro che interessano l’area metropolitana milanese ed in particolare il capoluogo – suo naturale centro nevralgico – avviene con l’auto privata e con uno scarso livello di riempimento del mezzo impiegato; ciò comporta una serie di disagi per i cittadini e per la vivibilità delle nostre città. Alcuni degli effetti di maggior rilievo sono certamente la congestione stradale, i lunghi tempi di percorrenza ed una conseguente maggiore incidentalità. Non vanno però dimenticate le conseguenze sull’inquinamento atmosferico oltre che sui costi a carico di chi usa da solo l’auto nello spostamento e nella ormai cronica difficoltà nel trovare un parcheggio”.
“Riteniamo l’estensione del carpooling oltre i confini comunali – aggiunge Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano – una scelta strategica per alleggerire la città di Milano dal traffico auto e per rendere più agevoli ed economici gli spostamenti di chi proviene dai Comuni della Città Metropolitana. Non possiamo più pensare agli spostamenti come a fenomeni circoscritti entro i limiti amministrativi: il traffico che ogni giorno grava sulla nostra città nasce e si sviluppa su un’area vasta, che coinvolge i comuni limitrofi e i principali assi di collegamento. La collaborazione tra Comune di Milano e Città Metropolitana per promuovere il car pooling anche oltre i confini del capoluogo ha l’obiettivo comune di ridurre il numero di auto in circolazione, migliorare i tempi di spostamento e abbattere le emissioni nocive”.
L’efficacia dell’iniziativa dipenderà dal livello di fiducia e di adesione. Per questo sarà necessario – da un lato – costruire una rete che coinvolga tutti i soggetti operanti sul territorio – dall’altro – realizzare delle campagne di promozione e sensibilizzazione che permettano il raggiungimento della massa critica del servizio.
Anche per questo, durante la fase di sperimentazione, la Città metropolitana intende avviare interlocuzioni e momenti divulgativi con i Comuni del territorio metropolitano e con altri stakeholder per modo da creare ulteriori sinergie sul tema ed estendere l’iniziativa coinvolgendo altri comuni ed i Mobility Manager delle aziende operanti sul territorio metropolitano, ponendo le basi per un modello di Mobility Management Metropolitano quanto più ampiamente strutturato e condiviso.