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Magenta: Chiara Calati e il ‘suo’ fine mandato

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il Sindaco di Magenta pubblica on line e sui social il lavoro di questi 5 anni. Ma anche in questo si dimostra un primo cittadino speciale…. perché della Giunta e dei suoi Consiglieri non v’è traccia…
“Cari Cittadini, ritengo doveroso presentarVi il mio Bilancio di Fine Mandato, quale documento indispensabile per l’efficace assolvimento delle funzioni di rendicontazione dell’attività svolta. Tale documento, conseguente e differente dalla relazione di fine mandato, redatta ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n.149, è redatto in forma impersonale nel rispetto della vigente normativa in materia di comunicazioni in periodi elettorali”.

 

E’ datato lo scorso 28 aprile (giovedì) la pubblicazione del fine mandato dell’Amministrazione di Chiara Calati. Su questo in premessa, onde evitare l’accusa di pregiudizi a priori, dobbiamo dire che il Sindaco è stata brava. Migliore di alcuni suoi colleghi che non hanno realizzato questo documento.

Perchè è giusto e ragionevole il fatto che accanto al provvedimento di rendicontazione che ha natura più strettamente burocratica, vi sia anche il documento che a livello di comunicazione venga realizzato con un linguaggio più semplice e spendibile diretto ai Cittadini. Bene, brava Chiara. Così come Bene anche nella tempistica. Tutto è stato fatto nel rispetto delle vigenti norme per la cosiddetta ‘PAR CONDICIO’.

Ovverossia, in rigoroso rispetto di quanto statuisce la legge a livello di silenzio elettorale.

Dopodiché però iniziano, almeno da parte nostra, le PERPLESSITA’.  Che sono legate più che altro ad un galateo politico istituzionale. Se è pur vero che il Sindaco è il simbolo, l’elemento cerniera di questa Amministrazione, è pur vero che esiste UNA SQUADRA DI GIUNTA.

 Chiara Calati è una grande tifosa nerazzurra

 

Esistono degli Assessori che alla stessa stregua che in una squadra di calcio hanno un ruolo importante. Si vince INSIEME… Si perde INSIEME.  Addirittura alcune Amministrazioni, capita di solito (ma non solo) in quelle dei comuni più piccoli,  hanno ‘inventato’ i cosiddetti consiglieri con delega. Vale a dire figure che seppur dai banchi del Consiglio comunale concorrono rispetto alla realizzazione di determinati obiettivi. Qui nulla di tutto questo. Gli assessori al pari dei consiglieri comunali sono stati totalmente ‘dimenticati’ (o forse obbligata a farlo).

Ci auguriamo che si tratti di una scelta stilistica, magari concordata coi colleghi di amministrazione o magari legata alla cosiddetta norma sulla ‘par condicio’ che spesso diventa spauracchio e viene utilizzata come una clava contro chi amministra…. Anche se i dubbi restano.

  

L’altro aspetto su cui ci soffermiamo e poi, davvero, tacciamo,  riguarda il Consiglio comunale. In ogni Amministrazione, se è vero che la Giunta rappresenta il momento ‘esecutivo’ il Consiglio comunale, è l’espressione del momento di dibattito e di confronto.

Con un presidente del Consiglio comunale (nella fattispecie Fabrizio Ispano) nel suo doppio ruolo di parte dell’Amministrazione ma soprattutto ruolo di garanzia dell’attività consiliare, a garanzia delle Minoranze.

Ecco dell’attività consiliare, su questo documento non c’è alcuna menzione. Non abbiamo trovato i numeri salienti come le sedute di Consiglio, i provvedimenti di maggior rilevanza approvati, ect. ect (idem dicasi per la Giunta).  Qui noi crediamo, ci sia un problema non solo di forma ma anche di sostanza.

Perché l’attività democratica di un’Amministrazione passa, gioco forza, dal Consiglio comunale. Non entriamo nel merito del documento che è molto smart e almeno da questo punto di vista, ha il pregio della facilità di lettura. Su tutto il resto rimaniamo un po’ spiazzati….

Da Palazzo comunale, più volte sono filtrati rumors che ci hanno parlato di un Sindaco chiusa nelle sue stanze a scrivere di Suo pugno il suo FINE MANDATO. 

Il che le fa onore certamente, ma ci consegna anche l’immagine – e ce ne dispiace sinceramente – di un Sindaco forse  troppo solo (o lasciato solo non sappiamo) e anche questo ultimo passaggio, per quanto apprezzabile (per almeno lo ha fatto), ne è l’esatta metafora.  Questo è prima di tutto il ‘suo’ fine mandato. Con ciò che ne consegue.

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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