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Dall'archivio:

Chernobyl: così 36 anni fa l’Agenzia di stampa nazionale italiana (AGI) racconto’ l’incidente nucleare

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“Un indovinello avvolto nel mistero all’interno di un enigma”: nel 1939 Winston Churchill definiva cosi’ l’Urss.
E questo, oltre all’imbarazzo, spiega i lunghi giorni di silenzio sul disastro nucleare di Chernobyl.
 

L’incidente avvenne il 26 aprile 1986 all’una di notte, esattamente 36 anni fa. Oggi che la centrale e’ in pieno teatro di guerra quell’anniversario assume un’altra rilevanza.
All’epoca, nulla si sapeva in Urss, pochissimo a Kiev e ancora meno in Occidente. Fino all’annuncio della Tass, nel tardo pomeriggio del 28 aprile, quando ormai la nube radioattiva era rilevata dagli strumenti un po’ dappertutto. Il primo allarme arrivo’ dalla Svezia e parlava di radiazioni “provenienti dal territorio sovietico”. A quel punto, il contenimento della notizia era diventato impossibile e la Tass annuncio’ l’incidente subito dopo. L’Agi diffuse la notizia alle 19:53. Si scateno’ il panico e non tardarono le polemiche anche in Parlamento: dall’interrogazione del Pci al governo alle polemiche su Trino Vercellese.
Ecco i primi lanci dell’Agi dell’epoca: sono scritti in maiuscolo perche’ erano diffusi via telescrivente, che non faceva distinzione tra maiuscole e minuscole.

I LANCI DI AGENZIA DELL’EPOCA CHE FECERO VENIRE A GALLA LE ENORMI PROPORZIONI DEL DISASTRO.. 

28/04/86 RILEVATE IN SVEZIA RADIAZIONI PROVENIENTI DALL’URSS
(AGI/AP) – STOCCOLMA, 28 APR.- RADIAZIONI CHE SI PRESUME SIANO STATE PORTATE DAL VENTO DELL’EST, PROVENIENTI DAL TERRITORIO SOVIETICO, SONO STATE RILEVATE OGGI NELLA SVEZIA ORIENTALE. AL CONTROLLO DEL PERSONALE IN ARRIVO PER IL SERVIZIO ALLA CENTRALE ELETTRONUCLEARE DI FORSMARK E’ STATO RILEVATO UN LIVELLO DI RADIAZIONE INSOLITO SUI VESTITI. SI TRATTA DI POCHI MILLIREM, NON PERICOLOSI PER L’UOMO MA SUFFICIENTI PER FAR SCATTARE I CONTROLLI. SI RITIENE CHE L’INSOLITO LIVELLO DI RADIAZIONE SIA STATO PORTATO DAL VENTO PROVENIENTE DALLA COSTA SOVIETICA ATTRAVERSO IL BALTICO, SU UNA DISTANZA DI ALCUNE CENTINAIA DI CHILOMETRI. QUASI TUTTA LA COSTA BALTICA DELL’URSS E’ VIETATA
AGLI STRANIERI E NON SI SA SE VI ABBIANO SEDE IMPIANTI NUCLEARI. LA STAMPA SOVIETICA NON HA DATO NOTIZIA DI ALCUN INCIDENTE A IMPIANTI NUCLEARI, COSA CHE DEL RESTO NON VIENE MAI FATTA. SCIENZIATI SOVIETICI IN ESILIO HANNO DETTO CHE IN PASSATO, NEL 1958, CI FU NELLA REGIONE DI CHELYABINSKY SUGLI URALI UN INCIDENTE CHE PROVOCO’ LA MORTE DI CENTINAIA DI PERSONE, MA UFFICIALMENTE NON SE NE SEPPE NULLA. LA REGIONE E’ DA ALLORA PRECLUSA A QUALUNQUE VISITATORE.

 

MOSCA : ANNUNCIATO INCIDENTE IN CENTRALE ATOMICA
MOSCA, 28 APR – UN INCIDENTE OCCORSO ALLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL E’ STATO ANNUNCIATO OGGI DALLA AGENZIA TASS. ”UNO DEI REATTORI ATOMICI E’ RIMASTO DANNEGGIATO” HA PRECISATO L’AGENZIA SOVIETICA, SECONDO LA QUALE
SONO GIA’ STATE APPRONTATE MISURE VOLTE ”AD ELIMINARE LE CONSEGUENZE”, E PIU’ PRECISAMENTE E’ STATA ISTITUITA UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA. LE PERSONE CONTAMINATE, AGGIUNGE LA TASS, HANNO RICEVUTO I SOCCORSI DEL CASO.
28/04/86

MOSCA: ANNUNCIATO INCIDENTE IN CENTRALE ATOMICA (2) (AGI/AP) –

MOSCA, 28 APR – UN REDATTORE DELLA AGENZIA, CONTATTATO TELEFONICAMENTE, HA PRECISATO CHE L’IMPIANTO NUCLEARE SI TROVA IN UCRAINA, MA SI E’ DETTO NON SICURO DEL FATTO CHE SI TROVI REALMENTE NEI PRESSI DELLA CITTA’ DI CHERNOBYL, DATO CHE SI TRATTA DI UN PICCOLO CENTRO. NON E’ NEANCHE CHIARA LA DATA
ESATTA DI QUANTO E’ AVVENUTO L’INCIDENTE, IL QUALE, SECONDO UN ALTRO DISPACCIO DELLA TASS, E’ IL PRIMO DELLA STORIA SOVIETICA. MA, SECONDO ESPERTI OCCIDENTALI E SCIENZIATI SOVIETICI IN ESILIO, UN ALTRO INCIDENTE DEL GENERE, NEL QUALE PERSERO LA VITA CENTINAIA DI PERSONE, AVVENNE NELLA REGIONE DI CHELYABINSK, A RIDOSSO DEGLI URALI, NEL 1958. IL TESTO DEL PRIMO DISPACCIO DELLA TASS E’ QUESTO: ”UN INCIDENTE E’ OCCORSO ALL’IMPIANTO ATOMICO DI CHERNOBYL PER L’AVARIA DI UN REATTORE ATOMICO. SONO
STATE INTRAPRESE MISURE ALLO SCOPO DI ELIMINARE LE CONSEGUENZE DELL’INCIDENTE. AIUTO VIENE DATO A QUANTI SONO STATI COLPITI. UNA COMMISSIONE GOVERNATIVA E’ STATA ISTITUITA”. NELLE ORE PRECEDENTI IN SVEZIA ERANO STATE RIPORTATE NOTIZIE DI ALTE RADIAZIONI PROVENIENTI DALLA COSTA ORIENTALE DEL BALTICO.

 

28/04/86 URSS: ALMENO TRE GLI INCIDENTI NUCLEARI PRIMA DI OGGI
(AGI/EFE) – MADRID, 28 APR – SONO ALMENO TRE GLI INCIDENTI NUCLEARI IN URSS PRIMA DI QUELLO ANNUNCIATO OGGI DALLA TASS SENZA ULTERIORI PARTICOLARI OLTRE A QUELLO DELLA CENTRALE DOVE E’ AVVENUTO. NEL 1958 UNA ESPLOSIONE ALLA CENTRALE DI KITCHIM, A RIDOSSO DEGLI URALI, PROVOCO’ LA MORTE DI CENTINAIA DI PERSONE RENDENDO INABITABILE UNA ZONA DI 2.000 CHILOMETRI QUADRATI. LE
NOTIZIE DELL’ESPLOSIONE, CHE LASCIO’ I SUOI SEGNI SU MIGLIAIA DI UOMINI, FURONO FORNITE DAI FISICI DISSIDENTI JAURES MEDVEDED E ZHORES TUMERMAN, PER ESSERE CONFERMATE POI DALLA CIA. NEL 1974 LE AUTORITA’ SOVIETICHE CONFERMARONO LE NOTIZIE CIRCOLANTI IN OCCIDENTE SECONDO LE QUALI UN NUOVO INCIDENTE AVREBBE AVUTO LUOGO AD UN IMPIANTO NUCLEARE NON LONTANO DALLA CITTA’ DI SHEVCHENKO, NELLA REGIONE DEL MAR CASPIO, MA SUI SUOI EFFETTI NON E’ MAI STATO FATTO SAPERE NULLA. NELL’AGOSTO DEL 1983 SEMPRE LE AUTORITA’ SOVIETICHE AMMISERO L’ESISTENZA DI ”GRAVI PERDITE” IN ALCUNE CENTRALI DEL PAESE. NEL MAGGIO 1984 INOLTRE, NELLA PROVINCIA DI KOLA UNA GIGANTESCA ESPLOSIONE SI VERIFICO’ NELLA BASE DI SEMOROMORSK, PROVOCANDO LA DISTRUZIONE DI ”UN
TERZO” DELL’ARSENALE MISSILISTICO NUCLEARE DELLA FLOTTA DEL NORD, LA PIU’ PODEROSA DELLE FLOTTE SOVIETICHE.

 

29/04/86 IL DISASTRO NUCLEARE DI CHERNOBYL: RIVELAZIONI IN USA
(AGI/AP) – WASHINGTON, 29 APR – IL DISASTRO NUCLEARE DI CHERNOBYL E’ STATO VEROSIMILMENTE CAUSATO DA UN’ESPLOSIONE DI ORIGINE CHIMICA CHE A SUA VOLTA HA DETERMINATO LA FUSIONE DEL NOCCIOLO DI UNO DEI 4 REATTORI CHE NON HA RESISTITO A UNA TEMPERATURA DI 4000 GRADI CENTIGRADI. LO HA AFFERMATO OGGI IL
CAPO DELL’ENTE AMERICANO PER IL DISARMO KENNETH ADELMAN DAVANTI ALLA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO. SECONDO LE INFORMAZIONI IN SUO POSSESSO, LE AUTORITA’ HANNO DISPOSTO L’EVACUAZIONE DELLA POPOLAZIONE PER UN RAGGIO DI 18 MIGLIA ATTORNO ALLA CENTRALE. ”LA GRAFITE BRUCIA E CONTINUERA’ A BRUCIARE PER PARECCHI GIORNI – HA AFFERMATO – SI PUO’ FAR POCO PER FERMARE L’INCENDIO SE NON LASCIARE CHE SI CONSUMI DA SOLO”. A PARTE IL PERICOLO IMMEDIATO
RAPPRESENTATO DALLE RADIAZIONI, SECONDO ADELMAN ESISTONO ALMENO ALTRI DUE RISCHI INCOMBENTI: UN ALTRO REATTORE E’ MINACCIATO DALLE FIAMME E ESISTE LA POSSIBILITA’ CHE IL MATERIALE RADIOATTIVO TRABOCCHI NEL FIUME SULLE CUI SPONDE SORGE L’IMPIANTO, NEL QUAL CASO LA CONTAMINAZIONE RAGGIUNGEREBBE
DIMENSIONI GRAVISSIME. SE I VENTI DOVESSERO CAMBIARE, ESISTE ALTRESI’ – HA INDICATO – IL PERICOLO CHE LA NUBE NUCLEARE VENGA SPINTA SU KIEV, DISTANTE UN CENTINAIO DI CHILOMETRI. QUANDO UN MEMBRO DELLA COMMISSIONE GLI HA FATTO NOTARE CHE LE AUTORITA’ SOVIETICHE HANNO PARLATO DI DUE SOLE VITTIME, ADELMAN HA PARLATO DI UN BILANCIO RIDICOLO, TENUTO CONTO DELLA GRAVITA’ DELL’INCIDENTE. A SUO GIUDIZIO E’ AVVENUTO PROBABILMENTE NELLA MATTINATA DI SABATO.

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