Che tristezza passare un martedì mattina autunnale di pioggia davanti alla ‘Ca’ del Boia’, così ribattezzata dai magentini d’antan e per quasi tutti gli altri già e ben nota come Ideal. Ieri, mentre eravamo in stazione, abbiamo fatto due passi in prossimità dello storico edificio che è stata per decenni la casa della sinistra cittadina, ma non soltanto.
Al piano terra l’Ideal ha ospitato dagli anni 80 i concerti di Manuel Agnelli, degli Africa Unite, gli spettacoli di Bebo Storti e di Aldo Giovanni e Giacomo. Hanno suonato i Gamba de Legn e ci ha fatto un servizio persino Rick Hutton di Videomusic. In tempi più recenti ha suonato più volte dal vivo anche il grande Gigi Cifarelli. Adesso invece regna soltanto il silenzio. Al piano terra niente bar e ovviamente niente musica. Le gestioni succedutesi sono tante, l’Ideal con diversi nomi e versioni è sopravvissuto persino al Covid. Ma da alcuni mesi, come detto, soltanto un tetro e silente spazio chiuso al pubblico.
Al primo piano è durata diversi anni la sala da ballo che Franco Palmieri aveva rilanciato riportando ad una delle vocazioni originarie dello stabile: appunto i pomeriggi e le serate danzanti. Un esperimento che stava funzionando ma che nei primi mesi del 2023 ha cessato di esistere, complice (anche) l’incendio della scorsa primavera, quando un fumo denso aveva fatto accorrere diversi mezzi dei Vigili del Fuoco al locale durante la serata di venerdì, 28 aprile 2023. L’incendio aveva coinvolto una zona esterna al locale che non aveva strumenti elettronici. Si trattava di un magazzino posizionato cortile: per fortuna non era stato intaccato lo stabile della Cooperativa e non si erano verificati danni a persone.
Dopo il susseguirsi delle gestioni, i tentativi di ripartenza (e le fiamme di primavera) all’Ideal resta davvero poco di quello che fu. Ed è un peccato perché un certo modo di intendere la socialità, di proporre musica dal vivo o spettacoli sembra definitivamente tramontato. La speranza tuttavia non muore di certo, così come la Coop Rinascita che è proprietaria dello stabile: i mesi che passano silenti, tuttavia, di certo non aiutano. Nel frattempo, col passare dei mesi e l’avvento ormai prossimo dei mesi freddi, il grigio pare avvolgere sempre di più la Ca’ del Boia.
F.P.