MAGENTA – La conferenza stampa organizzata sabato pomeriggio a Magenta dal Centrodestra con la candidata sindaca Chiara Calati, prima ancora che il Centrosinistra presentasse ย il protocollo d’intesa sull’area Saffa in programma, domani sera, in Sala Consiliare, ci รจ parso un pericoloso gioco d’anticipo. Il Centrodestra senza dubbio, ci raccontava un suo importante esponente, in effetti, in questi anni, รจ stato fin troppo silente. E’ evidente, allora, la voglia di recuperare. Perรฒ, la voglia di strafare, talvolta, rischia di giocare brutti scherzi. Sul caso Saffa, peraltro, giocare di rimessa, probabilmente, sarebbe servito per capire meglio il progetto. Certo, Chiara Calati, al pari di Simone Gelli considerano il recupero dell’ex Saffa ‘fuffa’. Qualcosa di irricevibile, arrivato fuori tempo massimo. Detto questo, รจ chiaro che parlare della Saffa รจ un po’ come parlare del sesso degli angeli. E’ una delle aree dismesse piรน grandi di tutto l’Ovest Milanese. Ci si potrebbe mettere dentro di tutto. Magari, anche una Gardaland (potremmo fare ‘Ticinoland’…) – cosa che aย chi scrive, non dispiacerebbe, avendo bambini in etร da parco dei divertimenti – perciรฒ dissertare del futuro di quest’area rischia di diventare un mero esercizio accademico, se prima non si individuano precise risorse ed effettiva sostenibilitร economica. E’ evidente, dunque, che il Centrodestra soffre da ansia di prestazione. Il che, lo ribadiamo, dopo il coma farmacologico di questi cinque anni, รจ senz’altro un passo avanti considerevole. Come lo รจ stato, indubbiamente, il coinvolgimento di Boffalora sopra Ticino con i suoi Amministratori Curzio Trezzani e Paolo Porta. Sulla Saffa, infatti, vista che la superficie insiste soprattutto sul Comune di Boffalora sopra Ticino, non si puรฒ che fare gioco di squadra. Muoversi per i fatti propri รจ sbagliato, oltre che obiettivamente poco corretto. Soprattutto se si vuole parlare coi fatti di Magentino.
F.V.