CASSINETTA – Niente più cerimonie o matrimoni nello splendido scenario di villa Negri, una delle perle architettoniche lungo l’asta del Naviglio, nel cuore di Cassinetta.
Tra le ville di delizia più affascinanti del tratto Robecco-Cassinetta, la villa è stata venduta ad un privato che, ovviamente in modo del tutto legittimo, la userà come propria residenza senza affittarla come location. Ci hanno lavorato parecchi ristoratori, compreso Ezio Santin, e vi si sono svolti numerosi eventi benefici.
Per chi volesse, l’ultima opportunità per poter pranzare tra le sue antiche mura sarà a Ferragosto, quando l’associazione Terza Età di Cassinetta organizza il pranzo della festa al modico prezzo di 25 euro.
Attualmente denominata I Platani, villa Negri fa parte delle famose case da nobili
edificate lungo il Naviglio Grande dai proprietari terrieri milanesi del 500.
I primi documenti della proprietà risalgono all’ inizio del XVI secolo.
Nella prima metà del settecento la casa viene completata, prendendo la definitiva forma a U che ora la contraddistingue e che ne fa un piccolo gioiello di architettura Milanese.
Nel 1821 la proprietà passa al generale austriaco Giovanni Dembowski
che a sua volta la vende, nel 1846 a Gaetano Negri, nonno dell’omonimo Negri,
Senatore del Regno d’ Italia e sindaco di Milano dal 1884 al 1889,
a cui è dedicata la piazza di Cassinetta di Lugagnano, dove sorge il Municipio.
Dopo il pranzo di Ferragosto, insomma, la villa chiuderà le porte al pubblico. Vale la pena di approfittarsene, insomma.