E’ sempre più un caso nazionale la vicenda che ha coinvolto il Liceo scientifico “Donato Bramante” di Magenta e l’Associazione Nazionale Bersaglieri, esclusa da un’iniziativa scolastica per presunti contrasti valoriali. Una decisione che ha generato reazioni indignate da più fronti e che ora vede intervenire direttamente il vertice delle Forze Armate.
A esprimere piena solidarietà ai Bersaglieri è stato infatti il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, con una lettera indirizzata al presidente nazionale dell’associazione, in cui definisce “inaccettabile” l’idea che i valori incarnati dal Corpo dei Bersaglieri siano in contrasto con il mondo della scuola.
“Lealtà, senso del dovere, spirito di sacrificio, amor di Patria, solidarietà e rispetto delle Istituzioni” – scrive il Generale – non solo costituiscono l’essenza stessa delle Forze Armate italiane, ma sono anche valori universali, “certamente non divisivi”, che dovrebbero essere promossi, soprattutto negli ambienti educativi, come elementi fondanti della cittadinanza attiva.
Nella sua missiva, Portolano ha voluto ribadire il ruolo prezioso dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, sottolineando come, con le sue sezioni territoriali, rappresenti un esempio virtuoso di impegno civile, memoria storica e vicinanza alle comunità locali: “Voi siete presidi di italianità”, scrive, “trasmettete alle nuove generazioni l’importanza del servizio alla comunità e il valore della disciplina”.
Il caso ha sollevato interrogativi profondi sul rapporto tra autonomia scolastica e apertura al mondo delle istituzioni, ma anche sul ruolo della memoria storica e delle tradizioni militari nel percorso formativo dei giovani. In molti, anche a livello locale, si sono chiesti come possano essere ritenuti “distanti” dalla scuola valori come l’onore, la dedizione al bene comune e il ricordo della storia patria.
Un messaggio forte, quello del Generale Portolano, che arriva a pochi giorni da un evento simbolicamente importante per la città di Magenta e per l’Italia intera: domenica 8 giugno, infatti, i Bersaglieri saranno tra i protagonisti della grande rievocazione storica della Battaglia di Magenta, che nel 1859 segnò una tappa fondamentale per l’Unità d’Italia. Un’occasione per onorare la storia, rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini, e rilanciare, proprio da Magenta, un messaggio di coesione nazionale.
Resta insomma aperto un dibattito ampio e non privo di implicazioni sul significato stesso di educazione civica e identità collettiva. Intanto, l’Associazione Nazionale Bersaglieri riceve il sostegno convinto non solo delle Forze Armate, ma anche di tanti cittadini e amministratori che vedono nella loro presenza un valore aggiunto per il territorio. A ieri, invece, risale una lunga riflessione sulla lettera dei docenti (con una difesa degli stessi) da parte dell’ex sindaco magentino Marco Invernizzi.