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Case, i dati dei notai: calano mutui e quindi vendite, Milano -3,74%

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MILANO Nel primo bimestre le compravendite di fabbricati abitativi sono calate del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un andamento diversificato sul territorio: alcune province presentano variazioni positive come Torino (+3,26%), Bologna (+2,88%), Bari (+1,14%) e Palermo (+2,11%) mentre in altre si registrano flessioni come Milano (-3,74%), Verona (-1,45%), Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%), Napoli (-14,9%).

E’ quanto emerge dalla rilevazione del Consiglio Nazionale del Notariato, sulla base dei dati statistici Notarili. In particolare, il Notariato ha presentato una prima ricognizione effettuata in 9 grandi citta’ italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi. Le citta’ in esame sono Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna, Torino, Palermo, Verona, Firenze. Dal campione emerge in tutte le citta’ un calo delle compravendite nel mese di febbraio 2023, tranne a Torino dove le transazioni sono addirittura maggiori rispetto al mese di gennaio. Nello stesso periodo dell’anno sul fronte dei mutui si rileva un calo medio del 23,56%, ben piu’ alto rispetto al calo delle transazioni immobiliari. Nonostante alcune province, come Verona, mostrino a gennaio una quasi stazionarieta’ della richiesta di mutui (-0,5%), tutte le citta’ subiscono un calo a due cifre, che a Napoli in particolare e’ pari a piu’ di un terzo rispetto al bimestre 2022 (-35,4). Va segnalato inoltre che la fascia di eta’ che ha subito la riduzione minore e’ quella degli under 36 probabilmente in considerazione delle agevolazioni fiscali in vigore fino a fine dicembre 2023 per l’acquisto della prima casa e l’estensione del fondo prima casa all’80% in scadenza il prossimo 30 giugno. Sul calo medio nazionale del numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo, pari a – 21,15%, la fascia di eta’ 18-35 anni si ferma a – 19,3% rispetto al -20,11% degli under 45, -22,36% degli under 55 e -25,67% under 65 fino al picco del -33,3% della fascia 66-75 anni.

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