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Casa sponsale di Santa Gianna a Pontenuovo, via ai lavori. Don Giuseppe: “Non sarà un museo, ma luogo della memoria”

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Cominceranno il prossimo 14 luglio i lavori di restauro della casa sponsale di Pontenuovo a Magenta di Santa Gianna Beretta Molla. La casa dove, una volta sposata, andò a vivere. Alla morte di Santa Gianna la famiglia continuò a viverci per alcuni anni per poi lasciarla con la cessazione dell’incarico dell’ingegner Beretta.

MAGENTA – Cominciò un lungo iter per il suo recupero avviato fin dal 2015 con la proprietà (la ex Saffa) che promise di donarla alla Diocesi. Cosa che si concretizzò solo alcuni anni più tardi. Naturalmente si trattava di un edificio fatiscente, completamente da rimettere in sesto. Come ha confermato il parroco don Giuseppe Marinoni che ha fatto visita alla casa sponsale diverse volte. “Abbiamo avviato una collaborazione sempre più stretta con la Diocesi – spiega don Giuseppe – per studiare un progetto di restauro che dovrebbe aggirarsi attorno ai 500, 600mila euro. La Comunità Pastorale di Magenta ha messo sul piatto 230mila euro, per gli altri si è impegnata la Diocesi anche nella ricerca di eventuali sponsorizzazioni e collaborazioni”.

Don Giuseppe ha voluto che la casa sponsale venisse donata alla parrocchia di Pontenuovo, la più piccola delle cinque che compongono Magenta. “Non la chiamerò mai casa museo – ha aggiunto – Perché il museo ricorda qualcosa di morto. Sarà una casa della memoria e del passaggio di Santa Gianna. Secondo, sarà un luogo di pastorale familiare. Terzo, insieme all’associazione ‘Insieme con Maria’ metteremo un centro di ascolto per le patologie prenatali. Un centro dove, per specifiche patologie, verranno illustrati gli ospedali adeguati di riferimento”.

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