Il risultato di un progetto finanziato dai fondi PNRR.che ha coinvolto una novantina di alunne e alunni del liceo Quasimodo è una Casa Giacobbe multimediale. Giovedì 5 giugno è avvenuta la presentazione dell’attività proposta e concordata con Hi-storia di Stefano Colarelli con Angela Fusillo.
Ad illustrarlo nelle sue caratteristiche e funzionalità nelle sale del Museo della Battaglia sono stati proprio i ragazzi alla presenza del sindaco Luca Del Gobbo molto interessato, del presidente della Proloco Pietro Pierrettori e della Dirigente Scolastica Donata Barbaglia. “Il progetto è munito di sensori di attivazione di commenti vocali illustrativi; è stato diviso in quattro fasi, una per ciascuna classe appartenente ai quattro diversi indirizzi della scuola, dopo un sopralluogo e l’approfondimento conoscitivo in loco di tutti gli studenti”, hanno spiegato i ragazzi.
Molto curioso di vedere il risultato si era detto Pietro Pierrettori: “Una riproduzione di casa Giacobbe dove toccando alcune parti si azionano immagini, filmati, musica: un lavoro davvero interessante. Per un paio di mesi ho fatto informazione a diverse classi insegnanti con il prezioso sostegno di Sergio Spada. Ciascuno ha lavorato in un proprio tema e il risultato è ora qui al Museo, grazie per quello che avere realizzato”.
Ogni classe ha seguito con l’esperto Stem un laboratorio di dodici ore, che ha dato ai ragazzi la possibilità di sperimentarsi. “Un lavoro condiviso, impegnativo e proficuo. La classe del liceo Classico ha elaborato i testi illustrativo-espressivi, quella del liceo delle Scienze umane ha provveduto alla realizzazione del manufatto, quella del Linguistico alla traduzione in lingue diverse (incluso il Braille), il montaggio di testi e suono è stato riservato alla classe del liceo Musicale”, hanno spiegato le professoresse Stefania Pretese, Paola Vecchi, Elena Castiglioni, Manuela Oddo, Ilaria Nardelli.
Strumenti e dettagli, dall’ideazione alla realizzazione di un manufatto in stampa 3D al fine di utilizzo. Un mix di immagini, musica, audio per raccontare una delle pagine più importanti della storia dell’Italia verso l’Unità che è passata proprio da Magenta. Il progetto è stato realizzabile grazie alla collaborazione concordata con l’assessorato alla Cultura del Comune di Magenta.